Fondazione Fare Cinema
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Note di regia del documentario "Coniglio Leoni & Circostanze Varie"


Non è forse un caso che per individuare la forma del mio lavoro sia dovuto ricorrere al termine inedito di Cinema privato. Quando porto a termine un video spero sempre che possa risultare interessante per il maggior numero di persone e tuttavia sono assolutamente consapevole che per apprezzarlo -ammesso che ne valga la pena - lo spettatore deve concedersi/concedermi uno scialo di tempo di cui non tutti -ammesso che lo desiderino - sono, in un qualsiasi frangente della loro esistenza, nella condizione di disporre. Dunque realisticamente non aspiro ad un pubblico ma tutt’al più ad un certo numero di spettatori , che più volentieri denominerei videolettori se questo termine non corresse il rischio d’ingenerare possibili fraintendimenti. Videolettori in che senso? Provo a spiegarmi: questo video Coniglio, Leoni & circostanze varie ha una sua densità pienamente decifrabile solo in seguito ad una pluralità di letture. Ma posso io verosimilmente pretendere da chicchessia una tale disponibilità? Non credo proprio. Tutt’al più posso augurarmi che il mio lavoro, invece d’incrociare lo sguardo-panzer dello spettatore che macina unidirezionalmente i 25 frame al secondo, incontri l’occhio démodé (o prémodé) di un lettore uso alla pausa riflessiva, col gusto a riconsiderare i segni pregressi alla luce di uno scarto del testo e che non esita, all’occorrenza, a interrompere il flusso d’immagini per riavviarlo a partire da un punto precedente.

Luca Ferro