Note di regia del film "Le Ultime 56 Ore"
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Le Ultime 56 Ore” si colloca in una posizione diversa dalle tematiche del cinema Italiano. E’ un thriller connesso al sociale, con grandi implicazioni drammatiche. Nei rapporti interpersonali tra diversi protagonisti, che a causa di un evento inaspettato e costrittivo, devono confrontarsi fra loro, esternando un poco alla volta le loro personalità e i loro fini. E’ un film sulla famiglia, dapprima divisa poi forse recuperata ed infine straziata dagli eventi. E’ un film di fratellanza fra un gruppo di militari decisi a portare avanti una battaglia per rivendicare i loro diritti, sensibilizzando l’opinione pubblica che poco o nulla sa delle loro problematiche. E’ anche una sfida tra due uomini, il Colonnello Moresco da una parte e il Vice Questore Manfredi dall’altra. Ciascuno dei due motivato dai suoi principi. Granitici e umani. Poi tutto scivola verso l’assurdo, l’intollerabile, l’estremo. Per poi recuperare verso il logico, il semplice e l’ovvio. E come per i due protagonisti, anch’io ho colto la sfida nel voler dirigere questa storia di Rossella Drudi, che mi ha colpito e stimolato subito leggendola. Un film complesso e ambizioso, far riflettere attraverso una storia di denuncia sociale all’interno di un intreccio giallo, adrenalinico dove i sentimenti sono sempre in primo piano. Una grande sfida per me anche per il coinvolgimento emotivo con gli attori, confrontandomi in ruoli del tutto diversi da quanto avevo fatto prima, non credo di aver tradito il testo nelle intenzioni e nell’animo, spero tanto di esserci riuscito.
Claudio Fragasso