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Applausi per "Another Year" del regista britannico Mike Leigh


Applausi per
Di cosa parla "Another Year"? il lungometraggio scritto e realizzato dal britannico Mike Leigh, uno dei registi del Regno Unito più attento e più sensibile alla gente e agli aspetti sociali del suo paese. Semplicemente di momenti di vita di alcuni personaggi a lui cari, scanditi dal passar delle stagioni. Primavera, estate e inverno. La famiglia e l’amicizia. Amore e conforto. Gioie e dolori. Speranza e depressione. Fraternità. Solitutudine. Una nascita. Una morte. Il tempo che passa… Gli avvenimenti del film ruotano intorno a Gerri e Tom entrambi sui sessanta,una coppia attiva, affiatata e felice, lei psicologa, lui geologo. iI loro tempo libero lo dedicano non solo al giardinaggio, ma anche e soprattutto a consolare e ad aiutare parenti ed gli amici: la bionda Mary, esuberante estroversa e infelice, il corpulente e solitario Kent, il taciturno Ronnie, fratello di Tom. Un posto privilegiato nella vita della coppia è occupato dal trentenne figlio Joe, ancora scapolo. Indovinate le interpretazioni di Jim Broadbent (Tom) Ruth Sheen (Gerri), superlativa quella di Lesley Manville (Mary)

Mike Leigh, maestro del realismo cinematografico britannico ed europeo con, "Another Year", proiettato questo mattina alla Sala Lumière gremita di giornalisti e cinefili, ci ha dato ancora una volta uno spaccato della società britannica d’oggi, e non solo ma dell’umanità.
Uno piccolo affresco pregno di profonda umanità e solidarietà verso gente ordinaria. Persone che conosciamo con le quali lavoriamo e con le quali viviamo. La giustezza dell’analisi psicologica dei suoi personaggi, resa viva e reale dagli appropriati dialoghi “insaporiti” da fine umorismo e immagini pregne di bellezza visiva, in particolare quelle dei giardino della coppia protagonista con sfumature e tonalità pittoriche fanno di "Another Year" un gioiello cinematografico che mette una seria ipoteca su La Palme d’Oro. La godibilissima pellicola ha riscosso scrosci di applausi durante e alla fine della proiezione mattutina per la stampa.

15/05/2010, 21:02

Martine Cristofoli