Note di regia del documentario "Italy: Love it, or Leave it"
Dopo il successo insperato e non preventivato del nostro primo documentario "
Improvvisamente lエinverno scorso" (menzione speciale a Berlino nel 2008, Nastro dエArgento nel 2009 e piuエdi 200 festival in tutto il mondo) sapevamo che, se mai avessimo fatto ancora una regia insieme, sarebbe stato unicamente quando il tema trattato, cosiエcome nel primo caso, ci avesse riguardato da vicino e lエavessimo sentito come urgente.
Cosiエquando nel dicembre del 2009 abbiamo scritto un trattamento per partecipare al Documentary Campus (un programma europeo di sviluppo del documentario che seleziona 15 progetti allエanno da tutto il mondo e li aiuta a realizzarsi) abbiamo raccontato ancora una volta quello che ci stava succedendo: un trasloco e la possibilitaエdi trasferirci allエestero cosiエcome molti nostri amici hanno fatto negli ultimi tempi. I motivi per lasciare lエItalia, soprattutto per le persone della nostra generazione, sono molteplici e non vale la pena stare qui a ricordarli, ma eエanche vero, che noi tutti troppo spesso ci lamentiamo di qualcosa senza mai veramente rimboccarci le maniche per far siエche le cose possano andare diversamente. Tuttavia, proprio portando in giro per lo stivale il nostro primo documentario, ospitati di volta in volta da cinema dエessai, associazioni culturali, circoli arci, biblioteche etc... avevamo avuto lエimpressione che cエeエunエItalia nascosta, che non viene raccontata neエdalla televisone neエnei telegiornali, che eエdi fatto lエItalia migliore, fatta di persone che combattono ogni giorno silenziosamente per rendere questo paese un posto migliore in cui vivere, nonostante la classe politica che lo (mal governa.
Abbiamo voluto renderle giustizia dandole la possibilitaエ, per una volta, di esprimersi con la propria voce.
Gustav Hofer e
Luca Ragazzi26/08/2011, 15:52