Note di regia de "L'Insostenibile Leggerezza dell'Essere Statua"
Raccontare la quotidianità di un artista di strada. Vivere con lui per diversi giorni, seguirlo mentre lavora, mentre mangia, mentre gioca, mentre si sposta da una città all'altra, mentre si trucca, mentre cammina con la faccia stravolta dal sudore che si mischia al trucco bianco ingrigito da una giornata di lavoro.
Mostrare che la vita da statua vivente non è un' espediente per chiedere l'elemosina bensì un lavoro, o meglio una vocazione. Tutto ciò che fa durante la giornata è strettamente legato alla preparazione del personaggio che “interpreterà” durante il giorno con allenamenti, yoga e privazioni alimentari.
Raccontare la doppia personalità di Leonardo. Una differenza che c'è e che si percepisce solo passando dei momenti insieme a lui, conoscendo le sue contraddizioni, raccontandolo come statua vivente e come persona.
Michele Tarzia, Vincenzo Vecchio