FESTIVAL DI ROMA Riccardo Scamarcio e le paure dell'attore
Quando sei una "star" del cinema, protagonista di un mondo fatto di glamour, copertine di settimanali e fan disposti a tutto pur di avere un autografo, l'entrare a far parte di una compagnia teatrale che sta per mettere in scena Shakespeare, può essere visto come un "capriccio" personale, una scelta fatta per puro diletto.
Molto differente è il caso di
Riccardo Scamarcio, che partecipando al “Romeo e Giulietta” di
Valerio Binasco, ha voluto intraprendere un viaggio dentro se stesso, alla scoperta delle proprie incertezze e fobie. Questa "mistica" esperienza è raccontata da
Paolo Santolini nel documentario "
Io non sono io. Romeo, Giulietta e gli altri", presentato fuori concorso nella sezione Extra del Festival Internazionale del Film di Roma.
Il rischio più grosso in questi casi, è di realizzare un semplice backstage, buono solo come contenuto extra di un home video. Il doc di
Santolini è invece sorprendentemente originale, con una macchina da presa che riesce a farsi "invisibile", per aggirarsi durante le prove, entrare nei camerini, rubare e registrare emozioni uniche. Una telecamera che ne fa vedere anche delle altre, quelle di una tv fatta di pochezza di contenuti e di domande imbarazzanti, che il regista mette in "ridicolo" con il solo mostrarle.
Continuamente giudicato dai colleghi, carico di responsabilità per la buona riuscita dello spettacolo,
Scamarcio si dimostra un ottimo "prototipo" per un film sull'attore e sulla sua paura, mettendosi a nudo completamente e mostrando allo spettatore il proprio "Io" più recondito. Un'opera che forse meritava più di un "Fuori Concorso".
02/11/2011, 13:53
Antonio Capellupo