FESTIVAL DEI POPOLI Paola Piacenza e gli stati non stati
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Vivevo negli ultimi mesi in uno stato per il quale non c’è un nome, né in russo né in tedesco, probabilmente in nessuna lingua del mondo, in uno stato tra la rassegnazione e l’attesa“. Con questa frase finale del tenente Franz Tunda a Joseph Roth in "Fuga senza Fine", che riassume lo spirito dell'opera, si chiude il documentario "
In Nessuna Lingua del Mondo" di
Paola Piacenza, un viaggio dal Baltico ai Balcani che racconta due luoghi socialmente lontani dal resto dell'Europa. Kaliningrad, l'ex Königsberg, ossia l’ex capitale della Prussia orientale ed oggi exclave russa nel cuore di Schengen; e Tropojë, nel nord dell’Albania, sono le mete scelte dalla regista per descrivere come vi sia un mondo tanto vicino geograficamente all'occidente, ma ancora tanto arretrato e basato su regole arcaiche.
Il documentario si snoda tra racconti di vita e paesaggi "grotteschi", quasi irreali, dove le contraddizioni della contemporaneità raggiungono il proprio estremo, ponendo degli inquietanti interrogativi su cosa vi sia al di là dei confini europei dettati dal trattato di Schengen. Luoghi non luoghi, intrappolati dalla globalizzazione, senza una vera e propria identità nazionale, che sembrano sfuggire anche dalle carte geografiche.
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In Nessuna Lingua del Mondo" è prodotto da
Minnie Ferrara ina associazione con
Luca Mosso e
Giorgia Brianzoli.
14/11/2011, 20:33
Simone Pinchiorri