Note di regia del documentario "Le Coccinelle.
Sceneggiata Transessuale"
Ho conosciuto Tonino, il leader de Le Coccinelle, cinque anni fa nel corso di un mio lavoro fotografico sui femminielli a Napoli.
Ha una gran voglia di raccontarsi e, fra mille sigarette e litri di caffè, inizia con la storia della sua vita e del suo gruppo di teatro canzone. La sua storia era così interessante che mi venne voglia di conoscere anche gli altri membri del gruppo. Il giorno dopo Tonino mi porta a pranzo da Gennaro, intima amica e co-creatrice de Le Coccinelle. Dopo varie portate ipercaloriche Gennaro accende lo stereo, mette delle basi a volume altissimo e tutte e due iniziano a cantare un loro grande successo: “Femmen r’a notte”.
A quel punto non avevo più scelta: ho iniziato a seguirli durante gli spettacoli nei ristoranti per cerimonie di Napoli e provincia e a frequentare casa di Gennaro, luogo d’incontro della gente più disparata, conoscendo i loro fan e le loro amiche. Gennaro ora vive da solo con la sua cagnetta che ha raccolto in casa quando è morta la sua amica di sempre e che, in sua memoria, si chiama Coccinella. I suoi amici, i “simili suoi” come dice lei, sono la sua compagnia e la sua famiglia. Quando passo una giornata da lui le visite improvvisate si susseguono ininterrotte: la vicina che viene a raccontarle dei tradimenti del marito, gli amici che passano per il caffè, quelli che vengono per organizzarsi per la tombola del fine settimana. Il vuoto che ha lasciato Tonino nella vita di Gennaro ha fatto sì che si abbandonasse per un po' alla tristezza e il gruppo è stato fermo per un anno circa. Ora, ritrovata la vecchia grinta e nuove ambizioni, il gruppo si è riformato con un nuovo elemento e nuove canzoni.
Emanuele Pirelli