MAI PER AMORE - Film tv in onda dal 27 marzo
La violenza sulle donne è uno scandalo per i diritti umani che non conosce confini di tempo e luogo. L’Italia è la prima nazione in Europa per omicidi in famiglia; una donna su tre fra i 16 e i 70 anni ha subito almeno una volta atti violenti da parte di uomini . A prescindere dalla classe di età, dall’orientamento religioso, dalle origini etniche e dal ceto di appartenenza. È come se, su questo fronte, il destino del gentil sesso fosse già scritto alla nascita.
Un fenomeno ancora sommerso che la Rai ha deciso di portare alla luce attraverso una collana di quattro film "
Mai per amore" realizzati in coproduzione con Ciao Ragazzi di Claudia Mori e fortemente voluta dal direttore di Raifiction Fabrizio Del Noce. “Non era più possibile ignorare un fenomeno cosi drammatico che nel nostro paese sta assumendo proporzioni allarmanti, e quale mezzo migliore di quello televisivo per approfondire un tema scottante e di cosi grande attualità” ,
Tre registi,
Liliana Cavani, Marco Pontecorvo e Margarethe Von Trotta e un cast di alto spessore artistico porteranno sullo schermo storie di violenza domestica, abuso sessuale, stupro, stalking, tratta e prostituzione forzata, solo alcune tra le più comuni forme di violenza di cui sono vittime quotidianamente molte donne.
Dopo le polemiche e un’interrogazione parlamentare il ciclo andrà finalmente in onda su
RaiUno da martedì 27 marzo con il primo film "
Troppo amore", diretto da
Liliana Cavani, che affronta l’inquietante fenomeno dello stalking, introdotto nel codice penale come nuovo reato contro la persona solo nel 2009. “Era importante raccontare le storie cosi come accadono. Abbiamo quindi fatto moltissime ricerche e siamo rimasti amareggiati oltre che sopresi di scoprire come solo il 10% dei casi di stalking emerga in superficie. Purtroppo le vittime insistono a rimanere con il proprio persecutore fino al punto da degenerare in tragedia”, spiega la regista.
In Troppo Amore la vittima delle insistenti molestie da parte di innamorato “che non riesce ad accettare che la propria donna abbia una personalità autonoma”, è
Antonia Liskova.“Per mia fortuna non sono mai stata vittima di stalking ed è stato piuttosto impegnativo sia a livello emotivo, sia psicologico, sia interpretativo, recitare la parte di una donna ricattata dalle dichiarazioni d’amore assoluto del proprio uomo”
Il secondo film "
Ragazze in web (Il segreto del web)", di
Marco Pontecorvo, in onda il 3 aprile, punta i riflettori sulla violenza e la pericolosità della rete che spesso viene sottovalutata, soprattutto dai più giovani. “E la storia di due ragazze che diventano complici di un gioco virtuale che in poco tempo cambierà inevitabilmente le esistenze delle due protagoniste,
Carolina Crescentini e Francesca Inaudi. “Non ho un rapporto morboso con il web”, dichiara la Inaudi. “Non permetto al mondo virtuale di interferire con la mia vita reale. Ed è quello che fa il mio personaggio quando si accorge che il gioco si sta facendo pericoloso”
Mentre per
Marco Pontecorvo, figlio del maestro Gillo, “prima di girare il film ho voluto fare mio l’argomento. Ho condotto delle ricerche e ho raccolto una casistica interessante che coinvolge soprattutto le studentesse che pur di mantenere un certo tenore di vita non si fanno scrupoli a mostrarsi senza veli sul web. E’ stato importante anche il confronto con le attrici, il loro feedback mi ha consentito di trattare il tema anche da una prospettiva non strettamente femminile”
“E lo stesso ho fatto per il terzo film della serie "
Helena & Glory", in onda il 17 marzo. “Questa volta ho preferito uscire dai soliti stereotipi della ragazza dell’Est, che arriva in Italia per fare la modella, scegliendo una donna di 35 anni,
Barbara Bobulova, per trattare il dramma delle vittime del racket della prostituzione”, aggiunge Pontecorvo.
“Si parla spesso di donne uccise e picchiate dai loro uomini ma non abbastanza di quello che giornalmente subiscono tra le mura domestiche” conclude
Margarethe Von Trotta. La grande regista tedesca di Anni di Piombo, ha accettato subito di partecipare al progetto firmando "
La fuga di Teresa" , il terzo film della rassegna che andrà in onda il 10 marzo. “E’ importante che la storia della mia protagonista , la bravissima
Stefania Rocca, sia raccontata sul piccolo schermo perché attraverso la televisione si può raggiungere un pubblico più vasto oltre a contrastare tutti quei programmi che pensano che l’emancipazione delle donne passi soltanto attraverso un bel sedere”
24/03/2012, 08:52
Monica Straniero