DARIO ARGENTO: "Il mio Dracula al festival di Cannes"
Ha creduto molto nell'operazione "Dracula 3D".
Dario Argento: Sì, e per molte ragioni: uno degli aspetti più interessanti sono le sperimentazioni fatte con il 3D, grazie alle macchine Alexa che mi hanno permesso soluzioni stereoscopiche che non avrei mai immaginato.
Oltre alla storia, anche tecnicamente è stato quindi molto interessante.
Come affronterà l'esperienza di Cannes?
Dario Argento: Provo grande soddisfazione per essere stato invitato, non capita spesso a un film horror.
Il mio rapporto con Thierry Fremaux, il direttore del festival, è di lunga data: ci eravamo conosciuti anni fa a una proiezione di "Suspiria", e soprattutto qualche tempo dopo quando mi ha invitato al suo festival di Lione. Con l'Institut Lumiere ha organizzato per me un omaggio con cinque pellicole.
"Quando il film nuovo sarà pronto lo voglio vedere!", mi ha detto: così è stato, e il suo invito mi ha fatto molto piacere.
Quanto è rimasto fedele al libro di Stoker?
Dario Argento: Sono stato fedele, ma anche infedele...
La storia non è quella descritta nel libro, ma il "personaggio" Dracula è rimasto lui, con la sua forte carica erotica.
Poi ho aggiunto le mie allucinazioni e le mie fissazioni, come sempre!
Ha girato il film in Piemonte.
Dario Argento: I miei produttori volevano che io lo girassi in Transilvania, nei luoghi del romanzo. Siamo andati a fare un sopralluogo, ma ero profondamente deluso: non c'erano né i castelli (al loro posto, bed & breakfast!) né i borghi adatti, tutti in rovina.
Ero abbastanza sul disperato, ma per fortuna parlando col presidente della Film Commission Torino Piemonte, Steve Della Casa, mi ha suggerito di fare con loro in giro nel biellese: è stata una rivelazione.
Il castello di Dracula è a Montalto Dora, e tutto il film lo abbiamo girato nella zona, usando anche vecchi capannoni industriali abbandonati per ricostruire gli interni.
04/05/2012, 13:00
Carlo Griseri