IL RICHIAMO - L’analisi della trasformazione
femminile in conferenza stampa
In un momento storico particolare, come questo, è necessario riscattare la figura femminile, così
Veronica Cascelli, sceneggiatrice insieme al regista
Stefano Pasetto, ha motivato il suo apporto alla scrittura del film "
Il Richiamo" che, rendendo centrale il corpo della donna, spesso manipolato e mercificato dai media, vuole proporre una nuova rappresentazione.
Il film, però come ha precisato il regista, non è stato pensato per affrontare una tematica omosessuale, come l’amore che nasce tra le due protagoniste, ma uno scandalo: un corpo femminile, malato, fragile e tradito, che si sottrae alla protezione maschile prediligendo la fuga e l’amore di una donna. Il richiamo appunto della femminilità.
Proprio il corpo, umano e animale, e la sua trasformazione sono al centro del racconto filmico di Pasetto: superando il contrasto tra corpo e anima, tutti quelli rappresentati, siano essi polli, balene, uomini, donne, sono attratti dal richiamo: dalla femminilità e dalla capacità, tipicamente femminile, di trasformarsi.
Dall’idea della trasformazione, e in particolare dall’energia femminile profusa nella trasformazione, nasce questo film antitetico, basato su continue dicotomie, soprattutto paesaggistiche e attoriali.
Protagoniste opposte e divergenti sono proprio
Francesca Inaudi e
Sandra Ceccarelli: per quest’ultima, che interpreta il ruolo più intenso e profondo della borghese Lucia, il film racconta un incontro importante, come avviene nella vita, senza il quale il suo personaggio interpretato morirebbe. Per lei Lea è un’amante, una figlia, una persona che le salva la vita.
08/05/2012, 09:12
Alessandra Alfonsi