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MISSONI SWING - Il nuovo film di Cosimo Damiano Damato


L'epopea di Ottavio e Rosita Missoni raccontata da Damato con le musiche di Renzo Arbore e la partecipazione amichevole di Dario Fo che recita un testo di Enzo Biagi.


MISSONI SWING - Il nuovo film di Cosimo Damiano Damato
Concluse le riprese del docu-film "Missoni Swing" diretto dal regista pugliese Cosimo Damiano Damato. Il film è stato girato fra Sumirago e Milano ed è prodotto dalla bolognese Promo Music di Marcello Corvino. Protagonisti sono Ottavio e Rosita Missoni, con uno straordinario cameo di Dario Fo. Le musiche sono firmate da Renzo Arbore nelle vesti di un insuperabile crooner (fra le canzoni "My Clarinetto", versione americana della celebre canzone dello showman foggiano) .

Questo film, nato da una idea dell’artista Giuliano Grittini (con il quale Damato aveva già realizzato "Una donna sul Palcoscenico" con Alda Merini e Mariangela Melato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2009) è un viaggio nella memoria e nel vissuto umano ed artistico del Maestro della moda Italiana Ottavio Missoni. Tai (come lo chiamano gli amici) si racconta attraverso una lunga intervista, intima e minimale, in cui si annidano ricordi e fili di lana, un grande affresco che racconta anche il Novecento. Un grande racconto di vita di un uomo che ha saputo fare della moda una vera arte. Missoni non è solo un grande stilista ma è stato anche un grande atleta: il racconto di Ottavio parte proprio da 1935 anno in cui vestì la maglia azzurra, nella specialità dei 400 metri piani e nei 400 hs. A soli 16 anni nel 1937 all’Arena di Milano ebbe la meglio sugli americani in un epico quattrocento piani, con il tempo di 48,8’’. Poi la guerra sul fronte di El Alamein e l’incontro con Rosita e la creazione dei suoi colori. Il suo capostipite fu il pirata Misson, citato nel film "Cantando dietro i Paraventi" di Olmi, e come il pirata Missoni ha avuto uno spirito avventuroso e ribelle.

"Se Dio avesse una maglia" - recita Damato - "vestirebbe Missoni": inizia così il dialogo fra il grande creativo ed il regista, Missoni racconta dell’amore con Rosita, conosciuta sotto la statua di Cupido durante le Olimpiadi a Londra e da allora hanno condiviso una straordinaria storia fatta di creatività e complicità. A scandire il ritmo del racconto alcune immagini della lavorazione dei telai, una vera danza di colori e magia. "I tessuti che crea Missoni possono stare benissimo in cornice" - diceva di lui Enzo Biagi - "“con l’intreccio delle maglie ha raccontato le inquietudini ed i sogni di questi tempi". Le parole di Biagi sono interpretate dal Premio Nobel Dario Fo che regala al documentario un momento di intensa poesia scenica con la sua sapiente arte affabulatoria.

Sono tantissimi gli intellettuali che frequentano la casa Missoni, un vero paradiso nei boschi di Varese che si affaccia sul Monte Rosa. Missoni ha vestito il mondo: da Bertolucci a Spielberg, da Tom Hanks a Lancaster e poi Riccardo Muti, Placido Domingo a Luciano De Crescenzo, Gigi Proietti, Enzo Biagi e Nino Manfredi. Nel documentario Missoni apre la valigia dei ricordi e rievoca la storica collezione del 67 a Palazzo Pitti di Firenze dove Rosita fece sfilare le modelle senza intimo, e poi il 69 con la conquista dell’America grazie a Diana Vreeland di Vougue. "Missoni ha elevato la maglieria a forma d’arte" scriveva il NewYork Times nel 79. Fra le curiosità Missoni racconta di quando disegnò e realizzò gli abiti per la Lucia di Lammermoor di Pizzi con la coppia Pavarotti e Serra ottenendo un grande successo alla Scala di Milano. "Un maestro del colore" lo definiva il grande pittore Balthus. Anche Tonino Guerra era affascinato dai colori di Missoni tanto da avergli dedicato dei versi ed un disegno.

"Missoni Swing" è ora in post-produzione ed uscirà il prossimo autunno.

17/05/2012, 09:00