1921 Ottavio Missoni, detto Tai, nasce l’11 febbraio 1921 a Ragusa (Dubrovnik) sulla costa dalmata. Nell’infanzia si trasferisce a Zara.
1937 A 16 anni, batte sui 400 metri piani, all’Arena di Milano, l’allora recordman del mondo delle 800 yards, l’americano Robinson, con il tempo di 48.8”. Tempo che ancora oggi rimane la migliore prestazione italiana di un sedicenne.
Chiamato a far parte della Nazionale Italiana di Atletica Leggera, con la maglia azzurra a Parigi batte i francesi sui 400 metri.
1939 Campio...visualizza tuttoone Italiano Assoluto, corre la distanza dei 400 metri piani in 47,8” che vale il Record Europeo Juniores. Vince il titolo di Campione Mondiale Universitario a Vienna.
1941 E’ Campione Italiano dei 400 metri a ostacoli.
1942 Durante la Seconda Guerra Mondiale è militare sul fronte Nord Africano dove viene catturato dagli inglesi. Rimane prigioniero in Egitto sino alla fine del 1946.
1947 A Trieste inizia un’attività di maglieria che produce tute per allenamento in lana, le ‘Venjulia’. Saranno le tute adottate come divisa dalla Nazionale Italiana per le Olimpiadi del ‘48.
Riprende l’attività agonistica gareggiando per la prestigiosa Società Ginnastica Gallaratese.
1948 Rosita Jelmini si diploma in lingue moderne e si reca a Londra a perfezionare la conoscenza della lingua inglese. Ottavio partecipa alle Olimpiadi di Londra con la Nazionale Italiana di Atletica Leggera.
Rosita con le compagne di studio è presente allo Stadio di Wembley il giorno in cui Ottavio vince la sua batteria nei 4oo metri ostacoli conquistando così un posto nella finale. Ottavio e Rosita si conoscono in quei giorni a Piccadilly Circus, punto di partenza per una gita a Brighton organizzata dal Presidente della ‘Gallaratese’, padre di una sua compagna di scuola.
1950 Ottavio è 4° ai Campionati Europei di Atletica Leggera di Bruxelles sui 400 metri ostacoli.
1953 Ottavio e Rosita si sposano il 18 aprile. Nel seminterrato dell’abitazione allestiscono un piccolo laboratorio di maglieria continuando insieme l’attività iniziata da Ottavio a Trieste.
Gareggia per l’ultima volta in Nazionale nel 1953 a 32 anni: 17 anni con la maglia azzurra, forse un record per quanto riguarda le specialità della corsa. Ventisette volte ‘azzurro’ con otto vittorie individuali e sette nella staffetta 4x400.
Ha gareggiato per la prima volta con la Nazionale Italiana nel 1937 a soli 16 anni, che è ancora record quale più giovane azzurro dell’Atletica Leggera. Di lui, Gianni Brera ha scritto in un articolo su “la Repubblica”:
“Ottavio Missoni è apparso nel cielo della nostra atletica come una radiosa cometa (…). A soli 16 anni sgominò di sorpresa americani e indigeni sui 400 metri all’Arena, il più antico degli stadi moderni. Era un fratellino di Apollo (…). Correva con l’armonioso agio di Mercurio, Dio dei mercanti e dei ladri. L’efebo dietro al quale sono corsi ammirati i Lombardi quel lontano pomeriggio all’Arena di Milano ha portato il proprio ectoplasma all’Olimpiade 1948. Due ne aveva perdute per la guerra, (…) Il suo dramma di reduce era atroce: tuttavia, riuscì miracolosamente a sdoppiarsi, a vedere il proprio ectoplasma distendere passi di efficace e non frivolo vigore: seguendo quelli tornò vivo e atleta quando ormai il destino pareva averlo umiliato per sempre”.
1955 La Boutique Biki di Milano commissiona loro una produzione di capi in maglia. In seguito iniziano a realizzare delle piccole collezioni speciali per La Rinascente.
1958 Presentano a La Rinascente la piccola collezione-moda battezzata Milano-Simpathy. All’interno di questi abiti è stata cucita da poco un’etichetta ‘Missoni’.
1966 Hanno grande successo presentando alla stampa, al Teatro Gerolamo di Milano, la loro prima sfilata. E’ una collezione di rottura rispetto agli schemi tradizionali dell’uso della maglia.
1967 In aprile sono presenti per la prima volta alle sfilate di Palazzo Pitti a Firenze. Rosita all’ultimo momento si accorge che le mannequins non hanno quello che Marilyn Monroe chiamava “gli intimi” del colore adatto e le manda in pedana senza niente addosso sotto le bluse di leggerissima maglia di lamé che sotto la luce dei riflettori diventano trasparenti. Piovono le rampogne dei dirigenti. Così nella seguente edizione, mentre a Parigi Yves Saint Laurent lancia il nude-look, Tai e Rosita non vengono invitati a Firenze. Colgono l’occasione per presentare la loro collezione estiva a Milano alla Piscina Solari in quella che viene definita “una memorabile e singolare sfilata acquatica” a base di poltrone gonfiabili e mobili galleggianti e trasparenti.
1969 Tai e Rosita incontrano Diana Vreeland, direttrice di Vogue America, al Grand Hotel di Roma. “Chi dice che i Colori sono 7? Ci sono i Toni!” è la celebre frase che Diana Vreeland dice in questa occasione e subito organizza per loro una serie di incontri a New York con i department stores più importanti diventando la loro fata madrina e nume tutelare d’oltreoceano.
Costruiscono il nuovo stabilimento a Sumirago (Varese). In collina, tra bosco e campagna, dove si vede il Monte Rosa così come Rosita l’ha sempre visto da Golasecca, suo paese natale. “…per lavorare in un luogo considerato ideale per il weekend... Semmai in città si va per il weekend”, dice Ottavio.
1970 In aprile Tai e Rosita rompono ancora gli schemi e presentano a Firenze una collezione di grandissimo successo dando il via a una nuova interpretazione grafica di vestire la donna e anche l’uomo. Si afferma quello stile che gli Americani battezzeranno ‘Put-Together’.
Ottavio e Rosita Missoni diventano ‘i Missoni’.
1971 Per la copertina del numero di febbraio de L’Uomo Vogue, Oliviero Toscani fotografa un esclusivo patchwork realizzato da Ottavio. In marzo i Missoni presentano a Cortina una Collezione Après-ski con inserti patchwork multicolori. I giornali iniziano a paragonare le composizioni cromatiche di Ottavio a opere di arte contemporanea.
1973 In settembre a Dallas i Missoni ricevono il prestigioso ‘Neiman Marcus Fashion Award’. Il pullover patchwork Missoni diventa parte della collezione permanente del Costume Institute del Metropolitan Museum di New York.
1975 In settembre Renato Cardazzo rende omaggio al lavoro di Ottavio allestendo a Venezia una mostra personale alla Galleria d’Arte Al Naviglio. Ferruccio Landi ne fa una completa disamina critica in un articolo con il titolo “Missoni un’opera d’arte formato pullover”.
1976 Ottavio è proclamato, insieme a Gianni Agnelli, il Principe Carlo e Robert Redford, uno dei più eleganti uomini del mondo.
1978 I Missoni celebrano i loro 25 anni di lavoro con una spettacolare mostra retrospettiva allestita alla Rotonda della Besana a Milano. La mostra viene poi ospitata a New York in un evento speciale nel Whitney Museum of American Art che per la prima volta presenta moda nelle sue prestigiose sale.
1979 In ottobre presentano ufficialmente la prima Collezione Uomo a Firenze.
1981 In marzo a Milano la Galleria del Naviglio allestisce una mostra dei patchwork di Ottavio che Guido Ballo battezza ‘Nuovi Arazzi’. I Nuovi Arazzi vengono poi esposti in una mostra personale all’ ‘Art Museum’ dell’Università della California a Berkeley.
1983 I Missoni debuttano al Teatro alla Scala di Milano come costumisti nella Lucia di Lammermoor. A Novembre Ottavio Missoni riceve a Trieste il premio ‘San Giusto d’oro’.
1989 In gennaio la mostra degli arazzi ‘L’Emozione della Materia’ è allestita alla Galleria Collegium Artisticum di Sarajevo e in marzo al Museo Civico di Belgrado.
1990 In occasione della manifestazione inaugurale dei Mondiali di Calcio ‘Italia ‘90’ ai Missoni viene richiesto di interpretare il Continente Africano disegnando dei costumi per la parata.
1991 Gli arazzi di Ottavio sono esposti per la prima volta in Giappone, alla Yurakucho Asahi Gallery di Tokyo.
1993 E’ il loro 40° anniversario di matrimonio e di lavoro insieme.
Il 2 giugno il Presidente della Repubblica Italiana conferisce a Ottavio l’onoreficenza di ‘Cavaliere al Merito del Lavoro’.
1994 Pitti Immagine e il Comune di Firenze conferiscono a Ottavio e Rosita Missoni il ‘Premio Pitti Immagine’ con la seguente motivazione: “Quarant’anni fa Ottavio e Rosita iniziavano un’originale e creativa ricerca nella maglieria: righe, colore, fantasia, invenzione. Nasceva uno stile del tutto inedito che portava estro e arte nella quotidianità del vestire (…). Per l’occasione Pitti Immagine organizza a Firenze la mostra ‘Missonologia’ che si tiene al Ridotto del Teatro della Pergola.
In ottobre la mostra ‘Missonologia’ viene ampliata ed allestita negli spazi del Museo Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano.
1997 A Londra Ottavio e Rosita vengono insigniti della Laurea Honoris Causa dalla Royal Society of Art (RSA) con il titolo di ‘Honorary Royal Designer for Industry’ (HONRDI).
1999 In maggio Ottavio e Rosita ricevono entrambi la Laurea ad Honorem del Central Saint Martin College of Art and Design di Londra. A San Francisco viene conferita a entrambi la Laurea ad Honorem ‘Doctor of Humane Letters’ dell’Academy of Art College.
2003 L'attività Missoni compie 50 anni. Suzy Menkes in un articolo sull’International Herald Tribune commenta: “I benamati Missoni sono come la moda italiana vorrebbe vedere se stessa: una grande felice famiglia di pratici maghi”.
In gennaio debutta a Berkeley in California il tour AEROS, un innovativo spettacolo di danza per cui Luca Missoni ha disegnato i costumi.
2004 Si inaugura alla fine di ottobre al Museo della Moda e del Costume di Brescia la mostra ‘Missoni e Tiziano. Colore e Luce dal Rinascimento Veneziano alla Moda del ‘900’. La mostra testimonia l’influenza della pittura e del tonalismo lagunare del Cinquecento sulle scelte cromatiche di un grande stilista contemporaneo: Ottavio Missoni.
2005 In febbraio in occasione dell’Expo Universale ad Aichi (Giappone) Luca Missoni cura l’allestimento dello spazio espositivo della Regione Friuli Venezia Giulia, all’interno del Padiglione Italia, sul tema “Armonia delle Diversità”.
2006 In Febbraio viene inaugurata dai Musei Provinciali di Gorizia la mostra ‘Caleidoscopio Missoni’. La mostra è corredata da uno speciale catalogo in cui per la prima volta si raccoglie l’intero lavoro artistico di Ottavio Missoni.
2009 In febbraio a Madrid apre la mostra ‘Taller Missoni. El Arte del Tejido en Movimiento’ con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura, dell’Istituto Europeo di Design e del Museo del Traje. In giugno a Edimburgo (Scozia) si innaugura il primo Hotel Missoni.
Sempre in giugno, a Londra apre la mostra ‘Workshop Missoni. Daring to be different’ presso The Estorick Collection of Modern Italian Art.
2011 Ottavio compie 90 anni. Viene allestita a Palazzo Giureconsulti a Milano la mostra ‘Ottavio Missoni. Un Mito in Pista’ per celebrarne la carriera sportiva.
In ottobre a San Marino, Ottavio riceve dall’Associazione dei Dalmati Italiani nel Mondo il prestigioso ‘Premio Tommaseo’ per il contributo culturale.
In occasione dei 90 anni di Ottavio viene pubblicato da Rizzoli il libro ‘Ottavio Missoni: una vita sul filo di lana’ definito dal co-autore Paolo Scandaletti “…l’autobiografia di uno dei personaggi più noti e amati dell’Italian Style nel mondo, in cui Ottavio ripercorre con ironia la sua avventura di eterno ragazzo che è riuscito ad attraversare il Novecento senza prendersi troppo sul serio, a dettare le regole della moda restando per tutti ‘Tai’ e soprattutto, come dice lui, a non lavorare troppo”.