IL CONSOLE ITALIANO - Di fronte alla moderna schiavitù
La schiavitù e una donna che vuole ritrovare un amore lasciato in sospeso.
Antonio Falduto ambienta in
Sudafrica una storia di donne, mostrandola dall'esterno, dal punto di vista di un personaggio, il "
Il Console Italiano" interpretato da
Giuliana De Sio, che ne viene coinvolto per caso o meglio, per dovere professionale. Scompare un fotografo italiano impegnato in un reportage sulla tratta delle nuove schiave nel percorso che dall'Africa le porta sulle strade di mezza Europa.
Il taglio è molto televisivo e risente di un doppiaggio in italiano di tutti i personaggi che rende l'atmosfera non facile da penetrare. Una scelta contro corrente per il cinema, dove ormai si tende a lasciar gli attori recitare nelle propria lingua, sottotitolando le scene con gli attori stranieri. Il tema è però d'attualità e, malgrado sia narrato da fuori, riesce ad attrarre l'attenzione senza troppo approfondire sui punti più scottanti.
Insieme a
Giuliana De Sio, i suoi colleghi di consolato
Luca Lionello e
Franco Trevisi e
Anna Galiena nel ruolo di un'imprenditrice senza scrupoli.
Antonio Falduto, dopo un lavoro durato quasi 4 anni in coproduzione con il Sudafrica, riesce a portare in sala il suo film dal 26 giugno insieme alla
Movimento film. Una presentazione a Roma, all'
Isola del Cinema, da mercoledì 26 per una settimana e poi in una ventina di copie nelle arene estive di Milano, Firenze e Torino.
23/06/2012, 09:00
Stefano Amadio