ATTORI/REGISTI - La nuova tendenza del cinema italiano?
Sono almeno una decina i progetti di opere prime italiane dirette da celebri attori, già uscite al cinema o in procinto di farlo nei prossimi mesi: è una tendenza impossibile da non notare, che potrebbe far preoccupare i consolidati autori di casa nostra.
Se tante star quasi contemporaneamente decidono di passare dietro la macchina da presa,
non sarà forse che nel panorama attuale italiano c'è un preoccupante "vuoto" produttivo e autoriale?
Il dibattito è aperto, a noi per ora solo il compito di segnalare quali sono i titoli in questione.
Ha iniziato la scorsa primavera
Laura Morante con il suo "Ciliegine", produzione francese (con un intervento in prima persona della stessa attice) che ha conquistato la critica e ha mantenuto una buona presenza in sala grazie al suo french touch e alla freschezza del cast.
Venezia 69 ha presentato
"La città ideale", esordio di Luigi Lo Cascio (anche autore del copione) in attesa di sapere se e quando arriverà nelle sale. Ma molti altri colleghi sono in procinto di uscire:
Valeria Golino è forse la più attesa con il suo "Vi perdono" sul tema dell'eutanasia, mentre la "terza" donna a fare il salto è
Stefania Rocca con "L'Ora di Tutti".
Naturale forse il passaggio dal teatro al cinema di
Alessandro Gassman con il suo "Roman e il suo cucciolo", ma a diventare registi sono anche
Alessandro Siani ("Il principe abusivo" è uno dei titoli comici più attesi della stagione),
Claudio Amendola ("La mossa del pinguino" si muove nel mondo del curling...),
Michele Alhaique ("Senza nessuna pietà"),
Rolando Ravello ("Tutti contro tutti") e
Luca Lionello ("Cowboy Cut").
10/09/2012, 09:15
Carlo Griseri