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BERLINALE 63 - PROMISED LAND, difendere la terra


In concorso a Berlino l'ultimo film di Gus Van Sant scritto e interpretato dalla coppia Matt Damon-John Krasinski


BERLINALE 63 - PROMISED LAND, difendere la terra
Rosemarie DeWitt e Matt Damon
Un film controverso e osteggiato fin dall'annuncio della sua realizzazione: Gus Van Sant con "Promised Land" decide di affrontare il tema del "fracking", la fratturazione del terreno operata dalle industrie energetiche per estrarre più agevolmente il gas naturale a costo (secondo l'accusa, a causa dell'utilizzo indiscriminato di sostante chimiche) di inquinare in modo grave e irrevocabile i terreni.

Scritto dai due co-protagonisti, Matt Damon e John Krasinski, a partire da un soggetto dello scrittore Dave Eggers, "Promised Land" è in concorso a Berlino a pochi giorni dalla sua uscita nei cinema statunitensi (in Italia uscirà giovedì 14 febbraio): da quando gli Stati Uniti hanno deciso di puntare sull'autonomia in campo energetico, la pratica del fracking ha subìto un'accelerata inedita e sono sempre di più - complice la crisi economica che ha colpito in particolar modo l'agricoltura - i proprietari terrieri che affittano i loro possedimenti per l'estrazione.

Parlarne male, come nel caso di questo film, irrita le lobby che si occupano del settore, e "Promised Land" è stato accusato di poca accuratezza. Sarà, forse, anche vero, ma giudicando solo l'opera cinematografica bisogna sottolineare l'eccellenza dei dialoghi presenti nel copione scritto dai due autori-attori (Damon non scriveva una sceneggiatura dai tempi dell'Oscar per "Will Hunting" con Ben Affleck, Krasinski - noto per la sua parte nella sitcom "The Office" - ha scritto nel 2009 un film dal libro di David Forster Wallace, "Brevi interviste con uomini schifosi").

Ben scritto, ottimamente recitato (segnaliamo oltre ai due citati anche RoseMarie DeWitt, Frances McDormand e il "grande vecchio" Hal Holbrook) e importante per il tema sollevato: tre motivi più che validi per promuovere "Promised Land", anche perché quando Van Sant affronta direttamente temi politici (vedasi "Milk") il risultato è sempre di grande livello.

Un film non semplice, ma che rimarrà.

12/02/2013, 09:00

Carlo Griseri