IL PRINCIPE ABUSIVO - Un amore da fiaba per Alessandro Siani
Una musica dolce, una valle incantata, un arcobaleno, un castello, una bella principessa. Un inizio in pieno stile Walt Disney per una commedia vestita da favola.
Dopo i grandi successi ottenuti al botteghino nei panni di "Mattia Volpe" in "Benevenuti al Sud" e "Benvenuti al Nord" di Luca Miniero,
Alessandro Siani passa per la prima volta dietro alla macchina da presa con "
Il principe abusivo", in uscita in sala il 14 febbraio.
La principessa di un piccolo principato sente di non riuscire ad essere all'altezza del ruolo precedentemente coperto dalla nonna e dalla madre, in passato amate e apprezzate dai media di tutto il mondo. Per far accrescere la sua popolarità servirebbe qualcosa di estremo, di inaspettato. Ad esempio un'apparente storia d'amore con un povero disoccupato.
Fin dai primissimi minuti, la sensazione è quella, spiacevole, di sapere perfettamente in che direzione andranno tutti i personaggi, quale sarà lo sviluppo della trama e, ancora peggio, come andrà a finire la storia. Ma ricordandosi che non si tratta di un giallo con l'assassino, ma di una romantic comedy ben confezionata, da scartare e apprezzare al momento come un cioccolatino a San Valentino, si riesce in parte a soprassedere al déjà vu.
Ciò che riesce meglio al novello regista, è la direzione degli attori, con un
Christian De Sica equilibrato e convincente nei panni del ciambellano di corte, una
Sarah Felberbaum che gioca di sottrazione restituendo insieme dolcezza e ingenuità, e lo stesso Siani, in bilico tra miseria e nobiltà, che si conferma uno dei più interessanti "animali da palcoscenico" in circolazione.
Al di là di certe battute da vecchia barzelletta e di qualche inutile trovata slapstick fuori posto, Siani riesce a ben shakerare romanticismo e ilarità, dirigendo un film semplice ed onesto, che non punta verso le grasse risate, ma piuttosto verso il tenero sorriso.
Nel finale, prima del rispolverato "The End", il regista fa cantare a De Sica e a Serena Autieri "'O surdato 'nnammurato", quasi a dimostrare di voler trascorrere il San Valentino con il vero grande amore della vita, Napoli.
12/02/2013, 13:04
Antonio Capellupo