Note di regia di "Volare - La Grande Storia di Domenico Modugno"
Quando io sono nato, il 15 Aprile del 1958, “VOLARE” era sulla bocca di tutti gli italiani. Sui tram, nei bar, nelle piazze e su quella di mia madre e mio padre che aspettavano che nascessi.
Per questo mio padre a qualche anno di distanza, ogni volta che sul giradischi mi faceva sentire “Nel Blu dipinto di blu” mi diceva “Senti? Con questa canzone sei nato tu…”.
Così, con la colonna sonora firmata da Domenico Modugno, l’Italia entrava negli anni ’60.
L’Italia che si apprestava a vivere quello che poi si sarebbe chiamato il boom economico.
Ci entrava con sogni e speranze.
E la grande storia di Domenico Modugno, è la storia di un ragazzo del Sud che aveva un sogno e lo ha realizzato. Raccontare Modugno è stato un onore e una responsabilità enorme.
Perché abbiamo raccontato un uomo che ha inciso profondamente non solo nella musica italiana ma anche nel costume e nella cultura del nostro Paese.
Un italiano bello e importante.
Istintivo, coraggioso, travolgente e fuori dagli schemi. Che ha cantato l’amore ma anche la natura e gli uomini della terra in cui è cresciuto.
E la voce di Modugno e le sue canzoni sono state parte della vita di molte generazioni di italiani e non solo, conquistando poi l’America e il mondo.
E sicuramente, raccontando di Modugno, abbiamo raccontato un pezzo importante della storia del nostro Paese.
Un film nel film poi, è quello di Beppe Fiorello, che ringrazio mille volte, alle prese con un personaggio che è stato, è tuttora e rimarrà per sempre, un mito della sua vita.
Quello di Beppe per il personaggio Modugno da interpretare è stato un rapporto intenso e lacerante, una prova d’attore appassionata e altissima.
Beppe ha lavorato giorno per giorno su un personaggio di cui ha ricostruito la storia, il carattere, il talento.
Da parte mia ho cercato di avere rispetto, misura e attenzione che speriamo siano stati sufficienti. L’amore, la riconoscenza e l’ammirazione totale per Domenico Modugno ci sono sempre stati.
Grazie anche alla signora Franca Gandolfi, agli sceneggiatori Sandro Petraglia e Stefano Rulli, alla Cosmo Produzioni e a Rai Fiction per avermi coinvolto in questo bellissimo progetto. E grazie a tutti quelli che ci hanno lavorato.
Riccardo Milani