I PROTAGONISTI - La recitazione nel film contemporaneo
Un nuovo interessante saggio di approfondimento cinematografico edito da Marsilio: si chiama "
I Protagonisti. La Recitazione nel film contemporaneo", lo ha scritto Cristina Jandelli (docente di Storia del cinema all'Università di Firenze) e affronta uno degli aspetti meno analizzati dalla saggistica, quello attoriale.
Quanti volumi sono stati pubblicati sui registi, i generi, gli stili, le tendenze? Migliaia, ma (troppo) pochi sugli attori - se non per l'aspetto divistico della questione - sia italiani sia internazionali.
Colma in parte questa lacuna Jandelli, che affronta una panoramica storica sulla recitazione e poi si allarga a parlare di biopic, "straniamenti" e quant'altro.
Analizzati numerosi film e performance, tra cui anche cinque italiane: il Kim Rossi Stuart di "Vallanzasca", Filippo Timi di "Vincere", Toni Servillo de "Il Divo", Elio Germano di "Mio fratello è figlio unico" (anche in cover) e Michel Piccoli in "Habemus Papam".
Come recitano i protagonisti del cinema contemporaneo, quali figure incarnano attori e divi incaricati di rappresentare la crisi del personaggio di finzione nel complesso scenario attuale? Mentre la tecnologia digitale riconfigura fisionomie e prestazioni, indagare il contributo degli interpreti appare particolarmente necessario. La riflessione complessiva muove dall'analisi della recitazione dei protagonisti di una ventina di film recenti europei e americani. Il loro stile di recitazione emerge dalla lettura di singole interpretazioni che inevitabilmente rimandano ad altre, intrecciando percorsi in grado di evidenziare il valore artistico del lavoro attoriale per lo più occultato dalle storie del cinema, dal sistema produttivo e dai circuiti della comunicazione. Osservare la recitazione dei protagonisti aiuta a comprendere l'indispensabile funzione dell'attore nel film di finzione: valutandone l'espressività ed esplorandone il corpo, luogo di tutte le tensioni che attraversano il suo statuto nella contemporaneità, emerge la performance. Volti, gesti, espressioni e voci danno vita a personaggi sempre più dissociati e multiformi, inevitabilmente legati alla condizione esistenziale delle donne e degli uomini del nostro tempo.22/02/2013, 17:08
Carlo Griseri