Fondazione Fare Cinema
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Note di regia di "Bianca come il Latte, Rossa come il Sangue"


Note di regia di
Mi sono molto divertito a girare questo film. Con grande libertà e leggerezza ho cercato di usare il linguaggio dei ragazzi, i loro ritmi bruschi e spezzati, e improvvisamente delicati e dolcissimi. Giorni che volano via inafferrabili ed istanti infiniti conficcati nella carne.
Insieme ai miei validi collaboratori ho cercato di dare agilità e freschezza alla macchina da presa, al montaggio e alle musiche. Non è un film oggettivo. Tutto è visto dagli occhi di Leo. Gli spazi e i luoghi della città dove si svolge la storia non sono realistici ma sono colorati e trasfigurati dal filtro emotivo del momento che Leo vive. Ho lavorato soprattutto per preservare e cogliere la sua emozione. Ho cercato di raccontare come corre sotto la pelle e a volte anche sopra. Dalla vetta del mondo al baratro più profondo. Senza passare dal mezzo. A sedici anni il tiepido non esiste.
Ho cercato di realizzare un film che faccia sorridere ma anche pensare e commuovere. Un difficile equilibrio sul filo del rasoio. Parlare di valori, senza retorica. Raccontare un dolore ma avere un film pieno di vita.
Mi sono avvicinato con grande rispetto e curiosità verso questi giovani attori. Il mio lavoro è stato soprattutto al loro servizio. Per aiutarli a non recitare, ma ad essere se stessi mantenendo la loro verità spiazzante. Il “Cinema” viene dopo. Per cogliere la loro spregiudicatezza. Il loro coraggio. La loro disperazione.
Il loro amore. Totale. A perdere. Senza condizione.
Questo film è un atto d’amore.

Giacomo Campiotti