Parthenopea: cinema del nuovo millennio, exempla
L’esordio nel secondo decennio di
Lavori in Corso prosegue all’insegna delle novità: il tradizionale convegno autunnale si sposta in primavera e, per questa volta, la prima, è monografico.
Per la storia del cinema napoletano, del resto, è una sezione presente sin dalla prima edizione (2001), e a ragion veduta. Da "
La camorra" di Roberto Troncone del 1905 (anno di La presa di Roma, di filoteo Alberini, primo film italiano), ad oggi (e domani) a Napoli s’è girato e prodotto cinema quasi ininterrottamente (il divieto fascista per le produzioni ‘dialettali’ ha ridotto le produzioni locali, ma quelle nazionali hanno frequentato Napoli per tutto il ventennio). Dal muto (corto e poi lungo) al sonoro e al colore, dal video elettronico al digitale ed oltre, Napoli è da sempre capitale del Cinema mondiale – come ci ricordano le produzioni straniere che s’aggirano per la città (con il generoso, efficace e colto supporto della Film Commission). Quindi, godiamoci una selezione non esaustiva ma significativa del nostro ultimo cinema e ragioniamo sugli sviluppi possibili.
E le altre sezioni? Niente paura, dopo la pausa estiva
Lavori in Corso tornerà con i Tempi supplementari, con l’intenzione di offrire al pubblico un convegno distribuito lungo l’anno, per facilitare l’attenzione che chiediamo a chi ci segue e per dare il giusto risalto ad ogni tema e a chi ne parla. E allora, buon convegno a tutti e a rrivederci ai supplementari.
Esiste un nuovo cinema napoletano degli anni Zero? Dopo i grandi nomi venuti alla ribalta negli anni ’90 (Martone, Capuano, De Lillo, Incerti, Corsicato, Fiume, ecc.), qual è la specificità artistica, lo "spirito di gruppo", la dimensione di "scuola" - se pure c’è – che mette insieme i registi napoletani emersi nell’ultimo decennio? Prevalgono le affinità o sono forse più evidenti i punti di rottura, i segnali di discontinuità? Com’è cambiata la geografia cinematografica di Napoli e dei territori vesuviani alla luce dello sguardo di alcuni dei cineasti dell’ultima onda?
A questi ed altri interrogativi tenterà di dare una risposta l’XI edizione di
Lavori in corso, convegno di storia del cinema italiano,
“Parthenopea”: Cinema del nuovo millennio, exempla, a cura di
Dario Minutolo e
Salvatore Iorio, che si svolgerà al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli dal 5 all’8 giugno 2013.
Organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e da PAN – Palazzo delle Arti di Napoli in collaborazione con Quaderni di Cinemasud, Effetto Napoli (media partner) e Film Commission Regione Campania, il convegno proporrà all’analisi degli spettatori e degli addetti ai lavori le esperienze cinematografiche più rilevanti della Napoli di inizio millennio: il documentarismo di
Gaetano Di Vaio, figura unica di regista di estrazione popolare dall’afflato militante (di cui si vedrà – tra gli altri – l’ultimo "
Interdizione perpetua", presentato a Roma 2012); l’eclettismo di
Carlo Luglio ("
Capo Nord", "
Sotto la stessa luna", "
Radici"), sospeso tra cinema sociale e documentarismo musicale; l’acuto sguardo "antropologico" di
Toni D’Angelo ("
Una notte", "
Poeti", "
L’innocenza di Clara"), figlio d’arte alla ricerca di una sua via tra commedia drammatica e melodramma, senza disdegnare il documentario impegnato; l’exploit di "
Là-bas – Educazione criminale" di
Guido Lombardi, uno dei migliori esordi italiani di tutti i tempi, in due anni divenuto già un classico sul tema dell’integrazione "difficile" in Terra di Lavoro (ma è come dire Italia…); gli eroi civili del cinema di
Marcello Sannino ("
Corde",
La seconda natura), testimoni di un tenace "spirito" napoletano che – pur manifestandosi in campi diversi, dallo sport alla cultura – conserva una sua specificità. Senza dimenticare gli esperimenti collettivi ("
Napoli 24"), o cortometraggi notevoli come Una città fatta di sguardi del visionario
Sandro Dionisio (già autore de "
La volpe a tre zampe") o "
Ciro" di
Sergio Panariello, menzione speciale agli ultimi Nastri d’Argento.
03/06/2013, 15:54