Karen di Porto: "Il fuoco di “Cesare” è nell’inesorabile
scivolamento della classe media nella povertà"
Un vento teso e bandiere spiegate hanno accolto gli ospiti ieri sera alla proiezione di “
Cesare” per la regia di
Karen Di Porto e “
Benur. Un gladiatore in affitto” di Massimo Andrei. I due film rappresentano da angolazioni differenti il mondo dei figuranti che si guadagnano da vivere, vestiti da centurioni romani, intorno ai Fori.In realtà, come ha precisato la regista
Karen Di Porto "
il fuoco di “Cesare” è nell’inesorabile scivolamento della classe media nella povertà e le ripercussioni nella sfera famigliare, il desiderio di resistere con dignità". In Benur è invece centrale il dramma dell’immigrato clandestino la cui dignità è calpestata dall’ospite italiano che non ne apprezza il valore sociale e intellettuale.
Applauditissima anche la giovane interprete di “
Cesare”,
Michelle Guetta per la sua interpretazione di figlia trascinata a forza nei disagi della famiglia. La giovane attrice accompagnata dal produttore
Raoul Marchetti ha salutato il pubblico all’apertura della serata.
Molti spettatori che già avevano assistito alla rappresentazione di “
Benur. Un gladiatore in affitto” a teatro, hanno apprezzato il film per l’arricchimento apportato dallo sceneggiatore (e autore della pièce) alla versione cinematografica dell’opera.
È notizia di questi giorni che
Tony Canto, autore della canzone “
Ti amo Italia” su musica di Piovani, inserita nel film, ha vinto il Premio Camerini per la categoria “Miglior canzone”.
01/08/2013, 12:35