I vincitori dell'ottava edizione del Pentedattilo Film Festival
Territorio in movimento
Primo premio
Kiran di Alexander Riedel & Bettina Timm
Motivazione: Per aver saputo raccontare l’originalità del suo protagonista e la complessità del mondo che lo circonda.
Secondo premio
Blu di Nicolae Constantin Tanase
Motivazione: Per essere riuscito, attraverso una piccola vicenda famigliare, a raccontare anche la storia contemporanea di un paese.
Terzo premio
Danger of complete extinction di Konstantin Kolesov
Motivazione: Per aver costruito una complessa rappresentazione dello scontro generazionale, che diventa anche scontro politico nella Russia post sovietica.
Menzione speciale
Bounty di Finbarr Wilbrink
Motivazione: Per aver creato uno spazio cinematografico capace di raccontare la dialettica dell’identità nelle società contemporanee.
Menzione speciale
Shame and glasses di Alessandro Riconda
Motivazione: Per aver reso con semplicità la forma narrativa del cortometraggio.
Menzione speciale
F5 di Timofey Zhalnin
Motivazione: Per una regia e la recitazione capace di adattarsi a diversi linguaggi, dal cinema alla danza, nel raccontare una storia che spinge lo spettatore a riflettere su cos’è davvero l’arte.
Corto Donna
Primo Premio (ex-aequo)
Histoire Belge di Myriam Donasis
Motivazione: Perché, attraverso una costruzione narrativa originale e un montaggio accattivante, tratta una tematica che va oltre l’omosessualità ma tocca un desiderio universale.
More than two hours di Ali Asgari
Motivzione: Per la messa in scena di un conflitto forte e credibile, con un finale aperto e inevitabile che lascia però una speranza.
Menzione speciale
Paper mountains di Lynsey Miller
Motivazione: Perché, attraverso un’efficace direzione degli attori, racconta un sogno ad occhi aperti, il viaggio di una ragazzina motivato da un desiderio semplice e forte. Un film che insegna che tutto ciò in cui si crede è reale.
Thriller
Primo Premio (ex-aequo)
Deux inconnus di Lauren Wolkstein
Motivazione: Per la linearità narrativa e la particolare cura della fotografia che conferisce all’intera opera una continuità tra regia e attori.
A tout Prix di Danh Yann
Motivazione: Per l’originalità della trama, la complementarietà tra la linea narrativa e la liricità del montaggio che consentono allo spettatore di seguire senza difficoltà lo sviluppo degli eventi.
Menzione speciale
I spy with my little eye di Gunda Aurich
Motivazione: Per la cura degli elementi narrativi propri del genere thriller sviluppati attraverso una fotografia e una recitazione di alto livello stilistico.
Animazione
Primo Premio
Emilie di Olivier Pesch
Motivazione: Per aver raccontato una fiaba moderna con un perfetto uso della stop motion che crea personaggi indimenticabili.
Videoclip
Primo Premio
Flowers for anytime di Diego Monfredini
Motivazione: Per l’utilizzo del linguaggio cinematografico applicato a quello musicale, con una regia interessante che sottolinea una fotografia di spessore.
26/08/2013, 15:04
Simone Pinchiorri