IL FUTURO - In sala dal 19 settembre
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IL FUTURO", il film di
Alicia Scherson, con
Rutger Hauer e
Nicolas Vaporidis, di
Mario Mazzarotto sarà in sala dal 19 settembre, dopo essere stato presentato in concorso al Sundance e a Rotterdam.
Il futuro è tratto dal romanzo di
Roberto Bolaño “
Il Futuro - Un romanzetto lumpen” (
Adelphi Editore) ed è il primo ed unico film tratto da un suo romanzo. Scritto dal grande autore cileno durante un soggiorno a Roma, è ambientato nella capitale italiana. È la storia di due fratelli adolescenti (
Manuela Martelli e
Luigi Ciardo) che, rimasti orfani improvvisamente, si addentrano progressivamente in una vita tra crimine e prostituzione spinti da due piccoli delinquenti (Vaporidis e Alessandro Giallocosta) che si fingono loro amici. La speranza arriva personificata in Maciste (Rutger Hauer), ex stella del cinema, vecchio, cieco e affascinante. Un uomo tutto muscoli e dal cuore grande che sarà in grado di far sentire Bianca al sicuro e farle vedere quella luce di cui la ragazza ha bisogno per affrontare il futuro.
Alicia Scherson, pluripremiata regista cilena, vincitrice nel 2005, con "
Play", il premio per la migliore regia al Tribeca Film Festival, ha diretto un cast internazionale:
Rutger Hauer (Blade Runner, Ladyhawke, La leggenda del santo bevitore),
Nicolas Vaporidis (Notte prima degli esami, Come tu mi vuoi, Femmine contro maschi), la cilena
Manuela Martelli (già protagonista di Sonetaula di Salvatore Mereu), e il giovane italiano
Luigi Ciardo (L’estate di Martino).
Dichiara la regista
Alicia Scherson: “
Questo film può essere visto come una nuova puntata nella saga di Maciste, dove la ragazza inerme alla fine sarà, come sempre, salvata. Questa volta però la ragazza dovrà trovare la via della salvezza da sola, dovrà abbandonare il suo eroe, scomparire e prepararsi per una nuova avventura. È anche un film sull’Europa moderna, caotica e apocalittica, vista dagli occhi di una famiglia di immigranti che al momento del bisogno non hanno nessuno su cui contare”.
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Il futuro" ("
The future") batte bandiera italiana, non solo perché è stato girato a Roma, ma anche perché, produttivamente, è la prima coproduzione tra Italia (con la Movimento Film di Mario Mazzarotto), Cile, Germania e Spagna.
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Il film è nato da una proposta del produttore cileno che cercava di realizzarlo in Cile, ma fin da subito è stato chiaro che andava girato a Roma, luogo naturale del racconto di Roberto Bolaño" - dichiara il produttore italiano
Mario Mazzarotto - "
il film è il primo e l'unico tratto da un racconto di Bolano".
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Hollywood" – prosegue Mazzarotto - "
ha cercato più volte, senza successo, di accaparrarsi i diritti di qualche romanzo dell’autore cileno, ed è con particolare soddisfazione che grazie alla fiducia che gli eredi di Bolano hanno riposto nella regista nel cast e in noi produttori abbiamo ottenuto i diritti di "Un romanzetto lumpen" per trasformarlo nella pellicola che ha partecipato al Sundance , al festival di Rotterdam, dove ha ottenuto il premio della critica , ed è stato acquistato da molti paesi europei e americani che lo stanno distribuendo con successo: Pochi giorni fa il film è stato distribuito a nella grande mela ottenendo un successo di pubblico e critiche lusinghiere tra cui quella prestigiosa del Village voice "
Il film ha avuto in fase di sviluppo il supporto del programma MEDIA della Comunità Europea, ed è realizzata con il sostegno del Ministero dei Beni Culturali, Direzione Generale Cinema, della Regione Lazio e della Roma Lazio Film Commission.”
11/09/2013, 09:00