Emir Kusturica accende La Fòcara 2014 che sarà
immortalata in un doc di Gianni De Blasi
Anche
Emir Kusturica, stregato dalla Fòcara 2014, sarà presente all’edizione 2014 de “
La “Fòcara”, il fuoco più grande del bacino del Mediterraneo, un falò di 25 metri di altezza e 20 metri di diametro che sarà acceso a Novoli (Lecce) il prossimo 16 gennaio 2014 in occasione delle celebrazioni della festa di Sant’Antonio Abate, patrono della città.
Il maestro sarà protagonista di “
A fuoco” un docufilm di
Gianni De Blasi che ricostruisce la storia dell’antica festa tradizionale salentina prodotto con il sostegno di Apulia Film Commission.
Con lui, nel film anche
Hidetoshi Nagasawa, l’artista che quest’anno è stato coinvolto grazie alla passione e alla collaborazione di
Anna Cirignola nella realizzazione della grande pira.
"
Sarà un film documentario in cui traspariranno l’aspetto del sacro misto al paganesimo insito nel rito della Focara". – anticipa
Gianni De Blasi - "
Le voci narranti di Emir Kusturica e di Hidetoshi Nagasawa descriveranno il loro personale punto di vista sull’evento. Ad accompagnare le voci degli artisti e le scene del quotidiano fervore del paese, le musiche dal vivo dei musicisti che si alterneranno sul palco del Focàra festival. Una colonna sonora partecipata dai suoni di chi il festival lo ha abitato in quanto pubblico. In quel momento prima che finisca la musica e si spenga il fuoco noi avremmo messo tutto “a fuoco” per restituirvelo".
Nello spazio di FòcarArte oltre ad
Emir Kusturica e
Hidetoshi Nagasawa, a Novoli anche una mostra degli scatti sulla Fòcara 2013 di
Letizia Battaglia e
Peppe Avallone presente come
Premio FòcaraFotografia 2014.
Una tradizione secolare che si ripete ogni anno a partire dall’8 dicembre, con la costruzione del grandissimo falò che quest’anno ha visto la straordinaria interazione tra l’antica e sapiente manualità dei costruttori della Fòcara e la passione creativa del maestro Nagasawa, gomito a gomito nel segno di una tradizione che si rinnova e si veste di contemporaneità e internazionalità.
E così il prossimo 16 gennaio, dopo il rito antichissimo mattutino della coreografica bardatura, connotata da una catena umana che porta sulla cima del falò l’immagine di Sant’Antonio abate, e l’attesa celebrazione della pomeridiana benedizione degli animali, la “
Fòcara” tornerà a bruciare a devozione del santo patrono e protettore.
09/01/2014, 13:35