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FESTIVAL DI ROMA 9 - "Soap Opera" l'incontro Stampa


Apre le porte alla nona edizione del Festival del Film di Roma Soap Opera, diretto da Alessandro Genovesi, prodotto da Maurizio Totti e Alessandro Usai per COLORADO FILM, in collaborazione con WILDSIDE E MEDUSA FILM. Nel cast Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Ricky Memphis, Chiara Francini, Elisa Sednaoui, Ale & Franz, Diego Abatantuono e Caterina Guzzanti. Uscita prevista il 23 ottobre in 450 copie.


FESTIVAL DI ROMA 9 -
In un palazzo di un’anonima città italiana, si intrecciano le vicende di un gruppo di inquilini alquanto bizzarri, ognuno unico nel suo genere. Nello sviluppo della narrazione, emerge un linguaggio più prettamente teatrale che cinematografico e, proprio per questo, il regista ha precisato: “Il film nasce da un’idea scritta anni fa per il teatro, che per vari motivi non è mai stata messa in scena. Successivamente, i produttori Maurizio Totti e Alessandro Usai, insieme a Medusa Film, hanno preso in mano questo progetto. Originariamente si trattava di una miniserie per il teatro. Il copione è stato riscritto per il cinema, cambiando tante cose, coinvolgendo gli attori da subito. Ho fatto l’attore per diversi anni, quindi sono abituato alla compagnia e allo stare tutti insieme; questo dà vantaggi umani ma anche dal punto di vista professionale, perché permette di scrivere sugli attori. Con loro è stato tutto materia comune”.

Sulla scelta degli interni, Alessandro Genovesi ha spiegato: “ A me interessava che il film e gli ambienti interni fossero caldi e accoglienti, rispetto agli esterni ricoperti di neve e quindi freddi. Questo è il mio ultimo film girato in 35 mm, negli studi di Cinecittà. Quindi è stato tutto completamente ricostruito, tranne la galleria d’arte e il tram”.

Riguardo alla recitazione e alle ipotesi di improvvisazione dei personaggi, Diego Abatantuono ha commentato: “ Non c’è nulla di improvvisato. Tutto viene proposto e provato prima, e solo provando si capisce ciò che può andar bene o male. In una scena corale, ad esempio, si rischia la confusione e, proprio per questo, sono le più provate. Durante le prove ognuno ha fatto delle proposte. Non c’è un canovaccio”.

Ha poi preso la parola Fabio De Luigi, che ha proseguito il medesimo discorso: “ C’è un copione preciso con dei dialoghi, su cui gli attori sono abituati a far proprio il personaggio e, quasi d’istinto, propongono. E’ bello pensare che sembri un’improvvisazione, forse per via della naturalezza, in un ambiente finto”.

Successivamente, Genovesi ha continuato a parlare del suo film, facendo riferimento ai suoi “punti di riferimento” cinematografici: “ I miei riferimenti stanno nel cinema anglosassone. Mi piace Wes Anderson perché ha inventato un nuovo modo di raccontare delle storie e qui gli attori si trovano in un mondo bizzarro che non c’era prima e qui ci trovo quel gruppo di creativi che vanno da Spike Jonze a Wes Anderson, che sono punti di riferimento per me. Qui c’è stata la volontà di ritrovare una commedia che non fosse sciatta. La commedia è il genere che fa più incassi al botteghino, quindi rendere poco curati i film trovo sia una mancanza di rispetto nei confronti del pubblico”.

Infine è intervenuta Cristiana Capotondi, che nel film interpreta l’ex di De Luigi: “Questo è un film ricco di momenti di puntuale intelligenza, pieno di ironia in un mondo garbato, che è quello di Alessandro. Sono alla terza parte con Alessandro e Fabio e sono molto contenta”.

16/10/2014, 17:27

Margherita Pucello