FESTIVAL DI ROMA 9 - "Fino a qui Tutto bene"
Giovani, ma decisamente credibili.
Roan Johnson racconta gli ultimi giorni di convivenza di cinque studenti universitari a Pisa, prima di lasciare la casa e prendere le strade della vita.
"
Fino a qui tutto bene" è un concentrato di racconti e di pensieri per mostrare il passato e immaginare il futuro di questi giovani, alcuni impegnati in una compagnia teatrale altri presi dalla carriera accademica di ricerca, ma tutti comunque alle prese con i continui dubbi del presente.
La mano del regista riesce a rendere piacevole e credibile la narrazione, con la giusta dose di ironia e leggerezza indispensabile per dipingere un quadro che non per forza deve essere negativo. Johnson usa bene, senza abusarne o finire nel didascalico, la cultura di internet e dei social network, usandola nelle giuste dosi meno invadenti possibili. La sensazione è di una possibile web serie ben fatta, con gli interpreti giusti nei loro ruoli e mai sopra le righe o sgomitanti, ma priva di qualcosa per essere un film grande.
Si ride, grazie anche alle battute e agli interventi dell'interprete "più comico"
Paolo Cioni, ma certamente non è e non vuole essere una commedia scoppiettante, preferendo rimanere in quell'amaro tipico di un certo umorismo toscano, più
Amici Miei che
I Laureati.
Il film, interpretato oltre che da
Paolo Cioni da Alessio Vassallo, Silvia D'Amico, Guglielmo Favilla, Melissa Anna Bartolini con la partecipazione di
Isabella Ragonese e l'apparizione "via Skype" di
Mario Balsamo, uscirà al cinema alla fine di gennaio distribuito da Microcinema.
LA CONFERENZA STAMPA22/10/2014, 13:40
Stefano Amadio