PATRIA - Italia, eternamente disperata
"
Patria" è un film coraggioso. In un momento in cui è indispensabile avere grosse storie, budget e nomi per arrivare in sala,
Felice Farina lo fa con un piccolo film a basso costo, con attori bravi ma non certo di richiamo e una storia di non facile digestione per "l'italiano medio".
Un operaio di destra, un po' fesso, violento e disimpegnato e uno di sinistra, sindacalista, giusto ma barboso. Alla fine tutti e due perdenti di fronte alla piega che i potenti hanno fatto prendere al paese. Ispirato dall'omonimo libro di
Enrico Deaglio, "
Patria" prende spunto dallo scontro dei due personaggi principali, interpretati da
Francesco Pannofino e Roberto Citran, per farci ripercorrere la nostra storia recente, mettendo in fila, non sempre cronologica, i fatti che ci hanno fatto scivolare nella situazione odierna, spingendo i due operai a salire sulla ciminiera della fabbrica per protestare contro l'imminente chiusura.
Gli spunti, i dialoghi e il coinvolgimento di un terzo dipendente (
Carlo Giuseppe Gabardini) non bastano però ad amalgamare il tutto in un film, con il montaggio di
Esmeralda Calabria che mischia finzione e repertorio senza troppo riuscire nell'intenzione di coinvolgere lo spettatore. Al film manca il crescendo, nella vicenda dei personaggi e nel racconto mostrato con il repertorio, con un finale del tutto buonista e positivo dove in fondo, malgrado gli scontri e le differenze di ideologia, è l'uomo a contare di più e a risolvere le cose.
"
Patria", presentato alle
Giornate degli Autori della 71a Mostra di Venezia, uscira con
Luce Cinecittà giovedì 26 in circa venti copie.
20/02/2015, 19:32
Stefano Amadio