PMgFF14 - "Un ritorno" di Gianluca e Massimiliano De Serio
Due volti possono bastare a un racconto? E il racconto è verità o rappresentazione?
I gemelli
Massimiliano e Gianluca De Serio, dopo anni di lavoro dietro la telecamera, in una “fase di crisi artistica, personale e relazionale” decidono di rivolgere l’obiettivo verso loro stessi: seduti l’uno di fronte all’altro parlano – e reagiscono – senza freni. Ne emergono due monologhi che a tratti si fanno dialogo e hanno la qualità del libero pensiero, senza troppe connessioni ma con molte emozioni.
Ma è l’inquadratura che avvince: in un bianco e nero che dovrebbe raffreddare i toni e invece dà profondità, i primissimi piani inondano lo schermo catturando chi osserva. Nel triplo sguardo (chi guarda chi? Un gemello l’altro gemello? Le due telecamere – posizionate nell’ombra specularmente dietro ogni volto – loro stesse? Lo spettatore la scena?) che diventa multiplo quando l’inquadratura si allarga gradatamente accogliendo la troupe, si parte convinti di essere osservatori privilegiati e si conclude la visione paghi di aver assistito a una perfetta rappresentazione.
Tocco finale: alla ricerca di sé e del loro rapporto i due registi/protagonisti si fanno ipnotizzare per recuperare nelle rispettive memorie momenti felici perduti, in “
un ritorno” alla stagione che li ha visti uniti. E così lo sguardo si allarga ulteriormente.
13/03/2015, 13:44
Sara Galignano