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Note di regia di "Soldato semplice"


Note di regia di
Raccontare cose “serie” e positive facendo ridere. Questa è la mia passione e la mia caratteristica. Da questo è nata l’idea di Soldato Semplice, una commedia ambientata nella prima guerra mondiale.
La vicenda inizia e finisce a Capri, da dove proviene Aniello, un ragazzo del ’99, e si svolge in Alta Valtellina, e questo mette in risalto il carattere epico della guerra di montagna, dove il nemico, oltre agli austriaci, era soprattutto il freddo, la fame e la malattia.
Il personaggio principale del film, il maestro elementare Gino Montanari, è una tipica figura romagnola: il patacca. Ironico, vitale e fanfarone. Trovandosi in una situazione drammatica sarà costretto a dare il meglio di sé.
Assieme a Gino ci saranno altri soldati con la loro forte connotazione regionale e di temperamento: lo scugnizzo napoletano, il tenente cattivo, il “mona” veneto, gli alpini bergamaschi incomprensibili a tutti con il loro dialetto stretto. Facce autentiche, parlate e inflessioni dalle parti più diverse d’Italia inseriti in un contesto narrativo drammatico. La storia, con sviluppo classico e lineare, è al centro del film, non una semplice cornice o un pretesto per sviluppare gag e battute. Raccontare l’Italia dei nostri nonni, i loro atti di eroismo, l’ironia e la voglia di vivere dei nostri soldati ed alpini, vuole essere una celebrazione, in un modo leggero e non retorico, del centenario della grande guerra. Sperando che i valori, l’umanità ed il coraggio degli italiani di cento anni fa, riusciranno a farci sorridere e riflettere sulla nostra situazione attuale, portando i nostri cuori un po’ più in alto.
Il film è stato girato per buona parte sul territorio della Comunità Montana di Bormio - Alta Valtellina (So) e del Parco Nazionale dello Stelvio, luoghi di battaglie e di trincee della 1° Guerra Mondiale. La bellezza dell’ambiente di montagna, i ghiacciai in alta quota, la presenza di acqua termale, hanno costituito lo sfondo naturale delle riprese di “Soldato semplice”, unitamente alla calorosa accoglienza delle Comunità ed Istituzioni locali.

Paolo Cevoli