GANJA FICTION - Commedia pulp senza pretese
L'ispirazione viene da "Pulp Fiction" (ampiamente citato), con una spruzzata di "Strafumati" (almeno nella collezione di guest star e nell'inno alla ganja, la marijuna...):
"Ganja Fiction" di Mirko Virgili è un film di genere, girato con la voglia di divertirsi ma senza la capacità di rendere piacevole l'esperienza anche agli spettatori.
Gag (più o meno) simpatiche, una trama davvero esile e al contempo troppo intricata (poliziotti corrotti, camorristi, debiti e debitori, erba e droghe varie) per un'operazione costruita per diventare un piccolo
cult ma che resta faticosa da seguire, nonostante i soli 80 minuti di durata: difficile capire chi possa essere il pubblico di riferimento di un film simile...
Tantissimi gli attori tirato in ballo (iniziando dai co-protagonisti
Andrea De Rosa, Renato Solpietro e Crisula Stafida), molti dei quali in piccole o medie apparizioni (citiamo tra gli altri
Ernesto Mahieux, Edoardo Pesce, Francesco Venditti, G MAX, Remo Remotti, Ludmilla Radcenko, Ciro Petrone...): peccato che la notevole capacità di coinvolgere attori e personaggi noti non sia stata sfruttata al meglio, con una storia che sappia coinvolgere almeno un minimo.
Girato tra Roma e Amsterdam, ma soprattutto in interni e con poca attenzione estetica, "Ganja Fiction" si è rivelato a conti fatti un film difficile da consigliare, un pulp che mostra qualche crudezza e prova a strappare qualche sorriso, ma niente più. Peccato.
13/04/2015, 15:00
Carlo Griseri