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FESTIVAL DI PECHINO 5 - Parte l'edizione targata Marco Müller


“Maraviglioso Boccaccio” apre il Festival di Pechino poi esce nelle sale cinesi. Insieme al film dei Taviani l’Italia presenta “La Scelta” di Placido in concorso, un omaggio a Ermanno Olmi e altri otto film di recente produzione nel Focus.


FESTIVAL DI PECHINO 5 - Parte l'edizione targata Marco Müller
Ad appena 24 ore dall'exploit della selezione italiana al festival di Cannes č ancora un film italiano, “Maraviglioso Boccaccio” di Paolo e Vittorio Taviani, a fare notizia nel mondo. Alla presenza di Paolo Taviani, il film inaugura infatti oggi la quinta edizione del BJIFF, Festival internazionale di Pechino, il primo dell’era di Marco Müller, da pochi mesi responsabile artistico internazionale della piů importante rassegna cinese. Ma la vera notizia č che "Maraviglioso Boccaccio" avrŕ la distribuzione nella sale cinesi a seguito di questa “premičre”. Un riconoscimento all’arte del cinema italiano, ma anche un segno politico di grande valore nell'anno di Expo 2015 perché, dai tempi de “L’ultimo imperatore” di Bertolucci , si contano sulle dita di una mano i nostri film che hanno trovato spazio su questo mercato in vorticosa crescita.

All’appuntamento del Festival, l’Italia si presenta del resto in forze: oltre al nuovo lavoro di Michele PlacidoLa Scelta” (in concorso) e all’omaggio a Ermanno Olmi con “Torneranno i Prati”, la collaborazione tra Ice ed Anica ha creato uno spazio d’eccellenza per la produzione italiana con un “focus” ufficiale sul nuovo cinema italiano ricco di ben otto proposte. Si va da uno dei film-evento della scorsa stagione come “Il Giovane Favoloso” di Mario Martone a commedie di successo come “"Smetto Quando Voglio"” di Sydney Sibilia o “La Mafia Uccide solo d’Astate” di Pif, al noir shakespeariano di Francesco Munzi “Anime Nere”; dal dramma dell’emigrazione raccontato con toni molto diversi in “Marina” con Luigi Lo Cascio e in “Se chiudo gli occhi non sono piů qui” di Vittorio Moroni alla satira nera di Daniele Ciprě (“La Buca”), fino alla fiaba conclusiva di Carlo Mazzacurati “La Sedia della Felicitŕ”.

"Le scelte del festival" – osserva Giorgio Gosetti che per Anica, Ice, MiBact e MiSe coordina il “Progetto Cina” del cinema italiano – "confermano la grande curiositŕ di una nuova generazione di appassionati che scopre adesso culture e societŕ di grande fascino e che all’Italia assegna la palma di una varietŕ di contenuti e stili fin qui poco conosciuta dal nuovo pubblico cinese. Grazie al trattato di coproduzione č venuto il tempo che Italia e Cina sviluppino progetti comuni e l’appuntamento di Expo 2015 puň rivelarsi fondamentale per dare impulso a questa collaborazione".

Infatti l’occasione del Festival č stata giŕ colta dalla Regione Lazio che, con il Progetto Movie Up attuato sempre da Anica, porta al grande Forum di Coproduzione di Pechino sei aziende italiane con progetti di film che nei prossimi giorni cercheranno partner interessati allo sviluppo e alla realizzazione. Tra loro anche Matteo Berdini, giŕ ufficialmente invitato agli incontri di coproduzione previsti dal programma ufficiale del Film Market. Si tratta di un primo passo che vedrŕ un secondo appuntamento al Festival di Shanghai (giugno 2015) e poi alla Festa di Roma con il “China Day” di ottobre.

Nel frattempo 10 film italiani di recente produzione avranno un “assaggio” distributivo sul grande mercato delle cittŕ cinesi in un “road show” di sei settimane tra maggio e dicembre realizzato da Anica e Ice nel quadro del "Progetto Cina". L'iniziativa si inserisce nel piano di internazionalizzazione Ice- Anica volto a favorire la presenza delle imprese dell' audiovisivo italiano nei principali Festival e Mercati grazie anche al migliore utilizzo della capillare rete di uffici Ice distribuita nei territori chiave per la nostra industria.

"Il test di questi film con il pubblico della grande provincia e delle maggiori cittŕ" – dice Andrea Cicini, responsabile del Desk Anica a Pechino – "č estremamente importante perché ci consente di verificare gusti, attese e passioni di un mercato potenziale che sfiora oggi i 250 milioni di spettatori. Per l’Italia si tratta di una sfida da vincere con pazienza e costanza, unendo tutte le forze, per proporre l’Italia del cinema e dell’audiovisivo come partner affidabile e moderno".

17/04/2015, 14:11