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Note di regia del cortometraggio "Cosmoetico"


Note di regia del cortometraggio
Sono cresciuta in una famiglia di scienziati, ingegneri, fisici, matematici…si domandano tutti da dove io sia uscita, ma io non vedo molta differenza, sono, come loro, una persona che si fa un mucchio di domande. Una volta ho letto in un noto giornale di pubblicazioni scientifiche, che l’unica definizione attualmente coerente di nulla è “uno spazio tempo con raggio pari a zero; cioè un mondo vuoto”.
Mi ha colpito; perché nella mia logica “svuotare il mondo” è fisicamente possibile!
Se potessi davvero togliere dall’universo ogni singolo elemento, arriverei di sicuro all’istante tra il nulla e il qualcosa. Potrei vedere che cosa è successo, chi è esploso, cosa è esploso, chi ha acceso la miccia, è davvero esploso qualcosa?
Probabilmente poi mi renderei conto che ci sono ancora io, tra il nulla e il qualcosa. Prenderei consapevolezza del fatto che sono spettatore e regista della mia vita.
Così succede anche alla protagonista del film, fra lei e il raggiungimento del suo obiettivo si frappone la sua effettiva umanità. La sua Cosalità. Concepire se stessa come cosa da eliminare, le fa capire che in fondo, lei, non potrà mai sapere.

Martina Scarpelli