CANNES 68 - Moretti: "Mia Madre è un film che fa piangere e ridere"
Nanni Moretti, insieme a Margherita Buy, Giulia Lazzarini, John Turturro, Beatrice Mancini, agli sceneggiatori Francesco Piccolo e Valia Santella, al produttore Domenico Procacci ed all’AD di Rai Cinema Paolo Del Brocco, hanno presentato, alla sessantottesima edizione del
Festival di Cannes, il film, inserito nel concorso ufficiale, "
Mia Madre".
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Tutti i miei film hanno sempre fatto piangere e ridere, ci sono momenti dolorosi ed altri divertenti. Non è una strategia studiata a tavolino, ma il mio modo di raccontare la vita, di raccontare le persone" - ha dichiarato
Nanni Moretti - "
Mia Madre è un film su ciò che resta delle persone che se ne vanno, che muoiono. I libri, gli scatoloni, il latino che la nonna insegna alla nipote, i ricordi che gli ex alunni raccontano e grazie ai quali Margherita e Giovanni sembrano avvicinarsi in modo nuovo alla loro madre, è come se gli comunicassero qualcosa di sostanziale che gli era sfuggito".
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C'è molto di me nel personaggio di Margherita. Non ho mai pensato che il protagonista del film fosse un personaggio maschile, ma fin dall'inizio ho immaginato una donna ed in particolare Margherita Buy" - ha detto il regista sulla costruzione del film - "
Durante la sceneggiatura e le riprese abbiamo lavorato su vari livelli: la realtà, i sogni, i ricordi. Il tempo del film è scandito dallo stato emotivo del personaggio di Margherita, dove tutto convive nello stesso momento, in cui tutto ha la stessa urgenza: la madre, la figlia, i problemi sul lavoro, ma anche i ricordi, le sue emozioni, i suoi sogni".
Sulla scelta di John Turturro nel cast, il regista ha dichiarato: "
La prima volta che ci siamo incontrati è stato a Cannes nel 1998: io portavo "Aprile" e lui "Illuminata". Lo stimo e mi piace che l’attore Turturro sia anche regista. E poi mi rassicurava che John avesse un rapporto con l’Italia e la sua cultura e avesse lavorato con registi italiani,oltre ad aver diretto un bellissimo documentario sulla canzone napoletana, "Passione". Mi piace lavorare con gli attori che sono anche registi".
Moretti ha parlato del ruolo del cinema: "
Il compito del cinema è quello di fare buoni film, possibilmente innovativi, che mentre lo vediamo ci diciamo 'carino, ma l'ho già visto trecento volte'. Per fare dei buoni film non ci sono argomenti di serie A e di serie B. Qualsiasi argomento e tema può portare a relizzare un buon film". Poi, ha continuato parlando del cinema in Italia: "
Il domani del cinema italiano non so come potrà essere. Sono contento che ci siano tre film italiani in concorso, e nostre opere anche in altre sezioni. Però, credo che questa nostra presenza sia frutto dei singoli realizzatori e non di un nuovo clima intorno al cinema, che in Italia è sempre molto distratto, sia come fenomeno industriale che artistico".
16/05/2015, 16:44
La Redazione