FESTIVAL DI ROMA 10 - Franceschini: "insieme
alla Festa cresce anche il mercato"
“
Non essendoci un concorso, Roma torna alle origini riassumendo la sua caratteristica di Festa e superando l’inevitabile dualismo con la Mostra del Cinema di Venezia, pur mantenendo comunque il ruolo di vetrina internazionale per i 35 titoli presenti quest’anno. L’impegno diretto del Ministero, attraverso l’Istituto Luce Cinecittà, è stato possibile in questo quadro di investimento: noi crediamo molto in un mondo del cinema che deve lavorare il più possibile come sistema”. Così il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, alla conferenza stampa di presentazione della decima edizione della
Festa del Cinema di Roma, alla presenza del neo direttore
Antonio Monda e della presidente di Fondazione Cinema per Roma
Piera Detassis che hanno spiegato il nuovo regolamento, che non prevedere più ne' un concorso ne' una giuria.
L’ingresso nella
Festa del Cinema come
Mibact segna delle novità anche per quanto riguarda il mercato, il
Mia si svolgerà alle Terme di Diocleziano: "
una location che nessun mercato cinematografico al mondo può offrire" - ha detto il Ministro. "Abbiamo rotto il tabù secondo cui non si potevano usare luoghi importanti della cultura per iniziative culturali. Questo affinché la festa cresca sempre di più ed insieme ad essa cresca anche il mercato”. Un’altra novità per la Festa è l'accordo con l'Anec che prevede la presenza dei film in molte sale cinematografiche di Roma.
In questi mesi - ha spiegato il ministro-
abbiamo fatto un ragionamento sulle sale e sul loro valore sociale aggregativo, che va ben oltre la rilevanza più o meno storica o artistica del locale, sollecitando le sovrintendenze a fare un censimento delle sale e invitandole a mettere il vincolo di destinazione d’uso previsto dal codice dei beni culturali . Quindi non si potrà più trasformare una sala vincolata in un supermercato o in nessun altro tipo di attività. Inoltre – ha aggiunto - "abbiamo già pronto un tax credit operativo del 30% per la ristrutturazione o la riapertura delle sale storiche".
Dario Franceschini ha ribadito infine l’impegno del Ministero sul fronte degli investimenti sul cinema: dalle risorse del tax credit, che hanno riportato in Italia e a Roma le produzioni internazionali, agli investimenti su Cinecittà dove la Rai tornerà a girare fiction, al Museo italiano dell’Audiovisivo, previsto all’interno di Cinecittà, fino alla scelta di regole di finanziamento che consentano di valorizzare i settori che hanno più bisogno: dal cinema di qualità, agli under 35, fino ai documentari.
17/06/2015, 11:34