LOCARNO 68 - "Sarà un festival eclettico"
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Sarà un festival eclettico la prossima 68.ma edizione a Locarno”, commenta alla conclusione della conferenza stampa di Milano il direttore artistico
CARLO CHATRIAN. “Eclettico perché in grado di coniugare e di unire, nel linguaggio universale del cinema, tutti i generi, i formati, gli stili e la storia che ci viene proiettata sul grande schermo e che riflette su ognuno di noi senza barriere e/o frontiere.” Diventiamo così una grande famiglia che celebra questa grande meraviglia che è il cinema.
Primo intervento di introduzione è del presidente
MARCO SOLARI che ricorda l’ormai indiscutibile importanza internazionale del Festival di Locarno, anche grazie all’aumento del budget, più o meno 13 milioni di euro, e all’aumentato numero degli sponsor - istituzionali e non - che si impegnano in questo grande evento mondiale. SOLARI ribadisce l’ormai indissolubile binomio Italia/Svizzera ed elogia anche l’EXPO che, come una formidabile locomotiva, sta percorrendo migliaia di chilometri portando l’Italia nel mondo con la sua unicità e creatività. “Bisogna stare sempre molto attenti agli italiani…” commenta SOLARI in modo molto positivo. È la volta quindi del console svizzero
MASSIMO BAGGI che “rafforza” il rapporto bi-direzionale Italia/Svizzera ricordando due eventi significativi, la mostra a Milano del pittore Segantini con oltre 200.000 presenze ed il progetto di sinergia “Via vai” tra associazioni culturali di Italia e Svizzera. Un “contrabbando” culturale veramente interessante di cui si stanno raccogliendo i fruttuosi risultati in questi giorni.
Prende poi la parola l’assessore alla cultura del comune di Milano
FILIPPO DEL CORNO con un intervento “touch and go”, ribadendo come il Festival di Locarno sia un evento a grande respiro internazionale e sottolineando il legame sempre più forte tra Milano e la Svizzera. Finalmente, per noi amanti del cinema, prende la parola il direttore artistico CARLO CHATRIAN che ci illustra il programma, sempre accurato, ricco di proiezioni interessanti con uno sguardo attento al cinema del passato, che è storia scolpita del grande cinema.
Verranno presentate circa 230 pellicole, tra lungometraggi, documentari e film innovativi con utilizzo di nuove tecnologie che stanno cambiando le nostre abitudini.
Novità anche nei poster di promozione del Festival, non il “solito” Pardo ma volti umani “leopardati”, per far vedere che anche sottopelle siamo tutti un po’ ghepardi…
Finalmente, quest’anno, molti più film italiani. Da ricordare: “
Bella e perduta” nel concorso internazionale, di Pietro Marcello. Intrigante storia recente con un richiamo ineccepibile ai film di Pasolini. “
Pastorale Cilentana” di Mario Martone che è la trasposizione cinematografica, di 15 minuti, dell’installazione permanente all’EXPO di Milano. Proiettato in Piazza Grande. “
I pugni in tasca” appena restaurato di Marco Bellocchio, che sarà ospite e premiato con il pardo d’onore Swisscom 2015, sempre proiettato in Piazza Grande. “
Mio fratello” di Nazareno Manuel Nicoletti, cineasti del presente. “
L’infinita fabbrica del Duomo” di Martina Parenti e Massimo D’Anolfi, Signs of life. “
Genitori” di Alberto Fasulo, “
I sogni del lago salato” di Andrea Segre, “
Romeo e Giulietta” di Massimo Coppola, “
Vivere alla grande” di Fabio Leli, tutti fuori concorso.
Da non dimenticare e non perdere la retrospettiva di
Sam Peckinpah, non solo i suoi film ma le serie televisive. Dieci giorni intensi e di grande cinema.
17/07/2015, 08:28
Luca Corbellini