Nel film “La nostra quarantena” l’odissea
della nave Kenza conclusasi a Cagliari
L'odissea della nave Kenza, testimoniata con potente realismo dal film
“La nostra quarantena” di Peter Marcias (nelle sale ad ottobre), sembra giunta a una conclusione. La nave mercantile, approdata nel maggio del 2013 al porto di Cagliari, ha lasciato questa mattina il capoluogo sardo. In quella nave per oltre due anni 15 marinai marocchini hanno difeso il loro lavoro e rinunciato volontariamente alla loro libertà nella speranza di conservare il lavoro e di recuperare i salari arretrati. La nave è stata la loro casa temporanea e in questi anni sono stati aiutati e supportati da tutta la città di Cagliari.
Nel film di
Peter Marcias s’intrecciano le storie reali dei marinai, testimonianze di solitudini e sofferenze, con quella di finzione in cui una docente universitaria (Francesca Neri) affida a un suo studente (Moisé Curia), una ricerca sulla vicenda cagliaritana. Un’esperienza non solo di studio ma pure di vita che porterà il ragazzo a interrogarsi sul proprio futuro.
Sottolinea il regista
Peter Marcias: “
Su quella nave la città di Cagliari sembra lontana, il mondo solo un’ombra fugace. L’unica vera realtà è il tempo, un tempo che scorre incessante ed impietoso, che assiste alla rappresentazione di un piccolo dramma che simboleggia il dramma universale del lavoro.”
Il film, prodotto da Capetown srl in collaborazione con ULTIMA ONDA e FONDAZIONE ANNA RUGGIU ONLUS e il sostegno della FONDAZIONE SARDEGNA FILM COMMISSION è distribuito da ISTITUTO LUCE CINECITTÀ.
LA NOSTRA QUARANTENA è stato presentato come Evento Speciale al Festival del Nuovo Cinema di Pesaro.
07/08/2015, 11:05