Victoria Larchenko in "La Bella Gente" in sala dal 27/8
Sembra un film girato ieri, questo di
Ivano De Matteo. In realtà "
La Bella Gente" è pronto da cinque anni ma problematici rapporti con le diverse distribuzioni ne hanno prima blocca poi rimandato fino ad oggi l'uscita. Ma a parte un
Elio Germano più giovane, il resto mantiene una forte attualità ma non tanto perché inerente a fatti di cronaca o a eventi recenti ma perché essendo un dramma del tutto personale e intimo è, se non eterno, quantomeno sempre attuale.
Il film, in sala dal 27 agosto, racconta la storia di una famiglia per bene, agiata e tranquilla che, attraverso la decisione e l'impegno della madre (
Monica Guerritore), decide di togliere dalla strada e aiutare in casa propria una giovane prostituta dell'est. Ma malgrado sembri un tema legato alla coscienza, all'esigenza di fare qualcosa per risolvere i problemi degli altri o alla volontà di ognuno di aiutare chi è nel bisogno, il film di De Matteo parla di responsabilità e valutazione delle conseguenze delle proprie azioni.
Aiutare qualcuno nel momento del bisogno, come ha detto il regista, è facile e tutti siamo spinti e gratificati nel farlo. Ma quando la persona comincia a riacquistare la propria indipendenza, grazie all'aiuto ricevuto, fino a che punto siamo disposti a sopportare la sua ingerenza nella nostra vita? Valutare le conseguenze di un'azione che comporta l'interazione con un individuo indipendente e sconosciuto è quello che, il film suggerisce, si dovrebbe fare ogni volta che si compie un'azione del genere.
Il film ha il sapore di un affascinante dramma del teatro borghese e ha come unico limite l'inizio tardivo della svolta e della reazione da parte dei personaggi principali. Oltre a
Monica Guerritore, psicologa esperta dell'argomento che però valuta con leggerezza le conseguenze della sua azione,
Antonio Catania, marito riflessivo ma accondiscendente,
Elio Germano, fotografia perfettamente a fuoco dello stereotipo di un figlio benestante e
Victoria Larchenko nel ruolo della giovane prostituta. Oltre a loro
Myriam Catania, Iaia Forte e Giorgio Gobbi completano il cartellone di un film piccolo ma che fa riflettere sia sul tema sia sulle nostre stratificazioni sociali e morali.
24/08/2015, 15:30
Stefano Amadio