GIORNATE DEGLI AUTORI 12 - SIAE e Giornate lanciano
il "Cantiere Venezia" per il cinema italiano
Un seme, una riflessione, una piccola utopia e una speranza possibile per il cinema (e l’audiovisivo) italiano che verrà. E’ questo il senso della prima puntata del “
Cantiere Venezia”, l’iniziativa promossa dalla SIAE e dalle Giornate degli Autori che prende il via sabato 12 settembre, alle ore 10.00, nell’antica Remiera di Pellestrina.
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La scommessa" – spiega
Giorgio Gosetti che insieme allo sceneggiatore
Andrea Purgatori si è impegnato ad avviare il progetto – "
è semplice quanto ambiziosa: vogliamo suscitare modelli e curiosità diverse in grado di nutrire l’immaginario e il senso del raccontare per chi fa cinema, televisione, creazione nel nostro paese. E pensiamo che l’orizzonte degli artisti che frequentano altri mondi, dalla fotografia alla musica, dalla pittura al teatro, alla letteratura possa essere un serbatoio e uno stimolo: oggi più che mai necessario. Nella storia del Novecento tutte le avanguardie e i movimenti più vitali sono nati dallo scambio e dalla passione di artisti che sentivano un’urgenza comune. E il nostro cinema è stato più grande e universale quando ha saputo cogliere pienamente questa potenzialità. In un tempo che favorisce invece l’isolamento e la frammentazione, è forse venuto il momento di rilanciare un desiderio comune di ricerca, pensiero, proposte e incontri".
Che il tema sia sentito oggi dalla comunità dei nostri artisti si legge bene in alcune delle risposte giunte in questi giorni. "
Condivido la necessità di una riflessione innovativa sul nostro lavoro" – dice Luca Bigazzi - "che è nel pieno di un epocale cambiamento, tecnico e distributivo. Spero, e questo invito lo lascia intuire, che ci siano ulteriori possibilità di confronto nel futuro prossimo".
"Verrei di corsa" - scrive Francesca Comencini, attualmente sul set di "Gomorra 2" -. "Ne abbiamo davvero bisogno". "Il mondo ha messo la quinta" – osserva Costanza Quatriglio - "e corre con l’acceleratore. Noi, la nostra cinematografia, non può esimersi da un confronto serio che possa riportare al centro il senso delle scelte che facciamo, individuali e collettive. Abbiamo bisogno di elaborare insieme il presente e - a parer mio - di rimettere al centro l’essere umano; anche di questo mi piacerebbe parlare perché è sempre da una visione condivisa che nascono progetti e idee di sviluppo e miglioramento". "E un’idea di grande respiro e credo che proprio gli artisti ci possano aiutare a capire la scena che dovremmo e vorremmo raccontare" – dice Gabriele Salvatores -. "Non un’avanguardia, non un momento isolato, ma un movimento che ci dia ossigeno e idee".
Il seme, per un progetto a largo respiro che la Siae e le Giornate degli Autori intendono accompagnare nel corso del prossimo triennio, viene piantato tra il mare e la laguna, tra la terra e l’acqua, in un’antica remiera dove le barche si restaurano con esperienza antica e dove l’artigianato diventa arte. All’appuntamento di sabato 12 settembre hanno aderito registi e sceneggiatori, fotografi e musicisti, autori di teatro e studiosi convinti dalla proposta di non ritrovarsi per un convegno o un seminario, ma nel quadro di un incontro tra persone, un primo cantiere di idee senza schemi prefissati, aperto a chi vuole ascoltare e dare le proprie idee.
All’incontro hanno già aderito: Gianluca Arcopinto, Samuele Bersani, Giacomo Costa, Laura Delli Colli, Agostino Ferrente, Paolo Genovese, Luigi Lo Cascio, Nicola Lusuardi, Piero Maccarinelli, Francesco Martinotti, i Masbedo, Mazzino Montinari, Alberto Pasquale, Stefano Rulli, Roland Sejko, Andrea Segre… Ci vediamo in Remiera!
10/09/2015, 13:59