TUTTE LO VOGLIONO - Arrivano le commedie!!!
Se, a parte il film di
Claudio Caligari, il cinema italiano a Venezia aveva deluso, finalmente arrivano le commedie. Come ogni anno, sempre più presto rispetto al riscaldamento globale, la valanga delle commedie italiane si è staccata e sta per precipitarci addosso.
E il via lo danno quest'anno
Brignano, Incontrada e Federici, interpreti e regista di "
Tutte lo Vogliono", commedia faticosa, fuorviante già dal titolo (nessuna vuole Brignano, tranne una... tutte vogliono l'orgasmo) e che non funziona neanche un po', tanto che alla fine delle riprese e probabilmente dopo un primo montaggio, il regista ha deciso di aggiungere una parte di racconto orale, al passato e in prima persona, aggiungendo altri sceneggiatori alla già nutrita truppa per arrivare al considerevole numero di sei!
Alessandra Di Pietro: olé! Valentiina Gaddi: olé! Maria Teresa Venditti: olé! Alessio Maria Federici: ooolé! Mario Ruggeri: olé! Michela Andreozzi: oooolé! Un sestetto che non è riuscito a mettere sulla carta uno straccio di storia quantomeno credibile e/o appassionate, due dialoghi due non clonati da qualche altro film, una situazione o un personaggio originale che è uno, ma solo un copione che al termine delle riprese ha avuto bisogno dello spiegone ogni 10 minuti.
Questa volta però la trovata c'è: di solito, quando la sceneggiatura non regge (e basterebbe rilavorarci un po' sopra, magari chiamando uno sceneggiatore) che si fa? Si mette la voce narrante. Il protagonista legge e racconta direttamente allo spettatore quello che gli sceneggiatori e il regista non hanno saputo raccontare con i mezzi del cinema, aggrappandosi alla letteratura (lettura del testo scritto). In questo caso il regista cosa ha fatto, ha sostituito il destinatario del racconto, il pubblico, con una scimmia. È sì, l'Orazio di
Enrico Brignano, nel suo scenografico furgone Volkswagen viaggia sulle montagne dell'Abruzzo in compagnia di una scimmia alla quale racconta intenzioni, sensazioni, sentimenti che 75 minuti di immagini e dialoghi non sono stati in grado di rappresentare. E quella scimmia siamo noi. Complimenti ai
magic six!
Del resto del film c'è poco da dire, tranne citare alcune delle memorabili battute:
suora a Brignano "Le tiro fuori l'uccello?". Poi scopriamo essere un pappagallo in gabbia che, capace di cantare, finisce la sua performance con l'epiteto "Stocazzo, sì stocazzo!" finendo idolo del web.
"L'amore è come un mazzo di carte, se ne manca una butti tutto il mazzo" insensata ma, a parte la ripetizione, almeno non volgare...
"Oggi le donne vogliono solo fare sesso" a parte la banalità una battuta più adatta a un film di fantascienza che a una commedia.
E così via di banalità in volgarità, di fotocopia in didascalia, di spiegone in doppio senso verso un lieto fine, lieto soltanto perché appaiono i titoli di coda.
16/09/2015, 14:35
Stefano Amadio