IO CHE AMO SOLO TE - Il ritorno di Scamarcio e Chiatti
Damiano e Chiara si devono sposare ma hanno mille dubbi. Del resto anch'io avevo dei dubbi sull'andare a vedere il film, perché tra la pioggia annunciata, un traffico letale, giacca o maglione, e l'idea di una commedia pugliese alle 10 di mattina... siamo umani.
Comunque, è la vita... "
Io che Amo solo Te" di
Marco Ponti, tratto dall'omonimo romanzo del suo amico
Luca Bianchini, è la classica commedia matrimoniale che tra preparativi, intrecci, ultime avventure, chiesa e ricevimento ci racconta un pezzo di umanità che alla fine si assomiglia in tutto il mondo.
Interessa? Fa ridere? Fa riflettere? Chissà, a ognuno dà sicuramente qualcosa, dal sogno di sposare
Riccardo Scamarcio o Laura Chiatti, al sogno della giornata più bella della vita, dal sogno di tradire
Laura Chiatti con Valentina Reggio, a quello dell'avventura di
Laura Chiatti con Michele Venitucci. Per finire con la soddisfazione di una bella giornata in compagnia di amici e parenti, tra i quali c'è sempre il personaggio divertente e fuori dagli schemi le cui gesta verranno ricordate negli anni a venire scorrendo le foto della cerimonia.
Nel film di
Marco Ponti c'è forse un aspetto interessante in più, forse non del tutto ben riportato sullo schermo, e non è il centesimo coming out omosessuale, ma la possibilità che il matrimonio sia causa di infelicità, oltre la felicità del giorno della cerimonia, e che per tutta la vita ce se ne debba pentire. Così, di fronte ai dubbi di Damiano e Chiara, ci sono i rimorsi di Don Mimì (Michele Placido), padre di Damiano, e Ninella (Maria Pia Calzone) madre di Chiara, i quali da una vita sono segretamente innamorati, per quanto possa essere segreto qualcosa in un paese come quello del film.
È lì in fondo, la domanda giusta del film: abbiamo fatto la scelta giusta? Ieri come oggi è una domanda che si ripropone ogni volta, ma "
Io che Amo solo Te" non è certo in grado di illuminarci più di tanto.
13/10/2015, 16:43
Stefano Amadio