VIEW 2015 - Raccontare la storia di PDI e ILM
Dale Herigstad ha inaugurato la sessione pomeridiana della seconda giornata di View Conference a Torino, con una lunga e interessantissima storia dei progressi della "navigazione spaziale", dai primi anni '80 fino alle potenzialità future di realtà vituale e realtà aumentata (rendendo "veri" i mondi immaginati da film come "Minority Report"...).
Shannon Tindle ha poi tenuto un keynote address dedicato al suo lavoro realizzato per Google Spotlight Stories, "
On Ice". Film interattivo, in cui è possibile navigare semplicemente muovendo lo smartphone nello spazio, "On Ice" è stato presentato in esclusiva al pubblico di View in anticipo di qualche mese sulla sua uscita ufficiale prevista per fine anno.
"Mi hanno offerto una totale libertà creativa, i loro migliori software e i loro migliori talenti, dovevo solo esprimere ciò che avevo in mente: era talmente bello che non ho neanche ascoltato quando mi parlavano del mio compenso...", ha raccontato Tindle.
"Qui si parla del futuro del cinema, di non essere più limitati ad una visione bidimensionale classica ma della possibilità di 'entrare' dentro il film. Oggi tutti guardiamo i video su uno smartphone, ed è una cosa che allo stesso tempo odio e amo. Ho iniziato a pensare cosa si poteva fare di adatto a questo device e a questa tecnologia, volevo che fosse divertente e stupida la mia storia di un pattinatore che lotta per i riflettori con un ignaro orso... e ci siamo riusciti!".
Lo speech di
Glenn Entis ha portato la platea a scoprire lo spirito e la storia di
PDI, uno degli storici studi di animazione mondiali, attivo dal 1980 e nel 2015 acquisito da Dreamworks.
"Sono al mio settimo anno a View, ogni anno temo che non mi vogliano più!", ha esordito. Tante le lezioni - positive o meno - imparate in 35 anni di storia nel settore, ed Entis le ha raccontate con umorismo e filmati di repertorio alla platea torinese. Dai primi esperimenti con le sigle animate per programmi tv al morphing (celebre il videoclip "Black or White" realizzato per Michael Jackson), al cortometraggio "Locomotive" del 1989 ("Da qui è nato il nostro dipartimento animazione!") fino ai film, da "Z la formica" a "Home" passando per la saga di "Shrek" e di "Madagascar": "Ad un certo punto però abbiamo dovuto chiudere, troppi competitor, sempre più film escono in sala in computer graphics e non volevamo correre il rischio di fallire".
Infine, in conclusione di giornata e dopo un breve talk dedicato ai videogame, nuovo capitolo del viaggio nei 40 anni di storia della
ILM - Industrial Light & Magic, con
Ben Snow, Lorne Peterson e Tim Alexander sul palco ha mostrare come in questi anni è stato creato "l'impossibile".
Sarebbe bastato il lungo filmato di apertura per inquadrare la portata di questo evento:
dai film di George Lucas e Steven Spielberg, fino ai "Pirati dei Caraibi" e "The Avengers", è difficile non legare il nome di ILM ai maggiori progressi fatti dal settore effetti speciali in queste ultime quattro decadi.
Dai primi passi, basati sugli incredibili modelli creati da Lorne Peterson (e protagonisti del programma di ieri di View) alle eccezionali creazioni in CG degli ultimi anni, ILM ha segnato il cinema hollywoodiano che tutti conosciamo. Inevitabile un ricordo di quanto fatto per "Ritorno al futuro", proprio nel giorno (21 ottobre 2015) in cui in tutto il mondo viene celebrato il Back To The Future Day. "Questo film ha rappresentato uno dei picchi in questo settore, senza dubbio".
Ma l'imperdibile tavola rotonda ha visto passare al vaglio dei ricordi anche "Chi ha incastrato Roger Rabbit", la trilogia di "Star Wars" e molto, molto altro ancora: uno dei momenti più significativi dell'intero programma di View 2015.
21/10/2015, 19:45
Carlo Griseri