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FESTA CINEMA ROMA - Scivolando sul "Tevere"


Il documentario di Massimo Saccares racconta il fiume di Roma oggi. Vecchi pescatori, canoisti, turisti su un corso d'acqua che ne ha viste parecchie


FESTA CINEMA ROMA - Scivolando sul
Una scena di "Tevere" di Massimo Saccares
Un corso d'acqua, l'anima di una città. Parte dalla sorgente, dal Monte Fumaiolo, il viaggio di Massimo Saccares per raccontare Tevere, incontrare personaggi e storie che rendono il Tevere appunto molto più che un fiume.

Pescatori, barcaioli, sportivi e semplici amanti del corso d'acqua considerato all'origine della fondazione di Roma, motivo che attrasse e concentrò i pastori del Lazio intorno ai sette colli e alle ricche rive tiberine.

Ne ha viste di tutti i colori questo fiume, romani antichi e moderni, piemontesi che ne costrinsero gran parte nei bastioni per evitare le continue e dannosissime inondazioni. Poi fu il tempo del fascismo, che ne usò la storia usandolo per esaltare l'italica sportività, e gli americani che lo trasformarono in un grande luogo di festa dopo la liberazione.

Ma i racconti di chi ci ha trascorso gran parte della vita, sulle rive o in barca, sono quelle che rendono maggiormente l'idea della tranquillità e dello scorrere del tempo, dell'eternità di un luogo di cui, vivendo in città, ci si accorge sempre meno.

Il documentario di Saccares scorre anche lui verso la foce, forse fermandosi un po' troppo intorno alla zona dei circoli sportivi, ormai i luoghi più attivi e frequentati, e raccontando la zona di Ponte Marconi, quella cara a Pier Paolo Pasolini e ai suoi ragazzi di vita solo marginalmente. Comunque un viaggio piacevole e interessante, scivolando sulle acque tranquille e, un tempo bionde, di un fiume ricchissimo di natura e di racconti.

22/10/2015, 15:55

Stefano Amadio