Note di regia di "Irrawaddy Mon Amour"
Come in ogni lotta, la dimensione collettiva nasce dal bisogno personale di qualcuno.
Abbiamo sentito vicina a noi la scelta di Myo Nyunt, Soe Ko e Saing Ko di affermare se stessi, i propri sogni e combattere per un futuro migliore in un contesto avverso. Ci è sembrato un grido di libertà in un paese governato da un’élite militare da oltre mezzo secolo.
Abbiamo così con convinzione deciso di documentare uno dei primi tentativi di celebrare un matrimonio gay nella storia della Birmania, voluto fortemente dalla giovane e timorosa Soe Ko che chiede aiuto a Myo Nyunt, persona che non teme i cambiamenti ed è fermamente convinta delle sue azioni.
Era nostra intenzione raccontare questa storia con uno stile poetico e a tratti sospeso, convinti che sia lo stile più appropriato per raccontare la delicatezza di questo amore. Ci avvaliamo della camera a mano per seguire i protagonisti nel susseguirsi degli eventi che portano alla realizzazione del matrimonio perché crediamo sia la modalità più indicata per cogliere la repressione che aleggia ed è insinuata nelle menti delle persone e che rimane però invisibile; una minaccia quasi impalpabile, ma non per questo meno angosciosa.
Nicola Grignani, Valeria Testagrossa, Andrea Zambelli