Note di produzione di "Sempre meglio che lavorare"
Nel lavoro del produttore c'è una componente che da sempre è quella che preferisco e che trovo essere la più importante: si tratta di lanciare nuovi talenti. È una scommessa che ogni volta pone di fronte a un grande lavoro, direi "artigianale", perché non solo bisogna essere convinti di aver trovato il talento ma si deve cercare di indirizzarlo nel modo giusto, senza snaturarlo.
Con i The Pills è andata così: il talento c'è, fatto di intelligenza, capacità di interpretare una generazione standoci dentro fino in fondo, con la giusta dose di cinismo verso il mondo degli adulti ma anche senza troppa indulgenza per se stessi.
È un talento già messo in mostra sul web e che, tuttavia, ha saputo adattarsi al cinema, senza perderne le caratteristiche vincenti. Il loro approdo al cinema è con un film vero, che sa raccontare una storia e insieme mantenere intatto il loro linguaggio di giovani che non vogliono crescere o che, più probabilmente, vogliono crescere in un mondo migliore di quello che i "grandi" hanno creato.
Per questa ragione, lavorare con loro è stata davvero una sfida anche per me che appartengo ad un'altra generazione: io ho messo la mia esperienza e da loro ho capito molte cose del modo in cui i giovani vogliono rinnovare il linguaggio cinematografico. Perciò sono convinto che questo film sarà una sorpresa per tanti e che davanti a loro ci sia davvero un grande futuro.
Pietro Valsecchi