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Note di regia di "Come saltano i pesci"


Note di regia di
Dopo un film drammatico come “Radio West” e una commedia come “Chi nasce tondo”, con “Come saltano i pesci” ho idealmente continuato la ricerca sull’identità e la rappresentazione: su chi siamo veramente al di là delle apparenze, quando la vita e gli eventi ci pongono di fronte alla realtà delle cose e alla nostra intimità più autentica e dobbiamo farci i conti. “Come saltano i pesci” è una sintesi in cui gli stili si mescolano, dove momenti di gioia e ilarità si alternano a momenti drammatici e riflessivi, seguendo il ritmo naturale della vita e delle emozioni. La camera è ‘attaccata’ ai personaggi, li osserva e li segue nel loro viaggio fisico e interiore, senza volersi sovrapporre con uno sguardo invadente, senza preconcetti e senza una tesi da dimostrare che li ingabbia. Semplicemente sono e agiscono secondo la loro coscienza e le loro convinzioni, man mano che nascono e si chiariscono nel loro animo. Si parla di amore, di famiglia, di fede e di confronto generazionale cercando di declinare questi grandi temi con gli occhi e il sentire di chi li vive e li subisce. E infine li fa propri, vivendoli a modo suo.

Alessandro Valori