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Sonderkommando allo Stensen


Sonderkommando allo Stensen
Giovedě 4 febbraio allo Stensen (viale Don Minzoni 25) giornata dedicata agli ebrei dei Sonderkommando con la presentazione del libro La voce dei sommersi e la proiezione de Il figlio di Saul.

A coloro che vissero l’inferno del Lager nel ruolo negletto dei ‘corvi neri del crematorio’, come li defině Primo Levi, č dedicata l’intera giornata del 4 febbraio allo Stensen, con la presentazione alla libreria Alzaia alle 18,30 del libro La voce dei sommersi con l’autore Carlo Saletti e il giornalista dell’Espresso Wlodek Goldkorn, e la proiezione alle 21,00 del film Il figlio di Saul di László Nemes, seguita dall’incontro con Saletti.
Entrambe le opere, libro e film, hanno per oggetto i ‘Sonderkommando’, le ‘Unitŕ speciali’ dei campi di sterminio nazisti composte per lo piů da ebrei, che, prima di venire uccisi a loro volta, erano obbligati ad occuparsi della rimozione e cremazione dei cadaveri delle camere a gas.

Il protagonista de Il figlio di Saul (Ungheria, 107’), opera prima del regista ungherese László Nemes che ha vinto il Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes e il Golden Globe come miglior film straniero ed č candidato all’Oscar nella stessa categoria, č un membro del Sonderkommando del campo di Auschwitz-Birkenau. Saul (l’attore Géza Röhrig) crede di riconoscere nel cadavere di un ragazzo suo figlio e, mentre si prepara una rivolta nel campo, si mette alla disperata ricerca di un rabbino per dargli degna sepoltura.
Il regista ha tratto ispirazione dai manoscritti che gli ebrei dei Sonderkommando riuscirono a nascondere, e che hanno fornito agli storici un nuovo punto di vista sulla dinamica dello sterminio e sul ruolo di questi uomini, per molto tempo ingiustamente visti come ‘collaboraratori’ dei loro aguzzini.

La voce dei sommersi, curato dallo storico Carlo Saletti, č fra i testi piů importanti sull’argomento, ed č quello a cui Nemes ha attinto la documentazione per il film. L’autore č il maggiore esperto italiano di Olocausto, membro della direzione scientifica della Maison d’Izieu - Mémorial des enfants juifs exterminés di Parigi, collaboratore del Dizionario dell’Olocausto (Einaudi 2004) e del Dictionnaire de la Shoah (Larousse 2009), e autore di vari altri saggi, fra i quali Fine terra. Benjamin a Portbou (2010), dedicato alle ultime ore di vita di Walter Benjamin.

Saletti sarŕ alla libreria Alziaia alle 18,30 di giovedě 4 febbraio (ingresso libero) per parlare de La voce dei sommersi, insieme al giornalista de L’Espresso Wlodek Goldkorn, ebreo di origine polacca da tempo residente a Firenze, fondatore e direttore dei periodici sull’Europa Centrale e dell’Est L’ottavo giorno e L’Europa ritrovata.

02/02/2016, 12:20