Presentato il programma della prima edizione di Cinevasioni
Bologna si prepara ad accogliere la I edizione di
Cinevasioni, primo festival del cinema in carcere, in programma dal 9 al 14 maggio 2016 all’interno della casa circondariale della Dozza. Non un festival sul carcere, ma un festival in carcere.
Realizzato da D.E-R Associazione Documentaristi Emilia – Romagna in collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale Dozza di Bologna e con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Cinevasioni è organizzato con il sostegno di Rai Cinema. Una collaborazione importante che ha l’obiettivo di dare più visibilità a un festival unico nel suo genere e nella sua collocazione e di portare in proiezione, durante ma anche dopo il festival, opere importanti e di qualità.
Presentando una panoramica del miglior cinema italiano contemporaneo a partire dal 2015, la prima edizione di
Cinevasioni si propone da un lato di portare il linguaggio e la cultura cinematografica all’interno della realtà carceraria e dall’altro di aprire il carcere ad autori e studiosi del cinema.
Undici le opere in Concorso – cinque di finzione e sei di genere documentario - che saranno proiettate all’interno della sala cinema della Dozza e che saranno accompagnate e presentate dai loro autori. A giudicarle una giuria formata dai detenuti che hanno partecipato al corso laboratorio
CiakinCarcere e presieduta dal grande mattatore romagnolo
Ivano Marescotti, attore di lunga e provata esperienza sia nel cinema sia nel teatro. La giuria assegnerà al film vincitore la
Farfalla di Ferro, una scultura disegnata dal pittore Mirko Finessi e costruita dalla F.I.D. - Fare Impresa in Dozza, l'officina metalmeccanica all’interno del carcere, nella quale lavorano insieme detenuti e lavoratori metalmeccanici in pensione. La premiazione è prevista sabato 14 maggio, ultimo giorno del
Festival Cinevasioni, e sarà preceduta da un evento speciale fuori concorso.
Inaugura il festival che sarà aperto anche al pubblico, “
La Sfida”, cortometraggio nonché sigla di Cinevasioni, con protagonisti gli stessi detenuti, ideato e girato come saggio finale del corso-laboratorio cinema
CiakinCarcere che la D.E-R ha iniziato con i propri insegnanti, tutti professionisti del settore, dall’inizio di Ottobre nel carcere di Bologna. Ed è proprio una sfida all’ultima forchetta il soggetto del corto, una sfida che rappresenta allo stesso tempo un omaggio al grande cinema, ma anche una provocatoria e ironica rappresentazione dell’elemento simbolo della condizione carceraria: la qualità del pasto.
Il programma si articola in due proiezioni giornaliere – alle 9.30 e alle 14.30 - ognuna delle quali sarà seguita da un incontro con gli autori o di un rappresentante dell’opera (attore principale, sceneggiatore, direttore fotografia, montatore, autore colonna sonora, produttore, distributore).
Primo film a entrare in carcere – lunedì 9 maggio - il nuovo testamento di Jaco Van Dormael, ovvero "
Dio esiste e vive a Bruxelles" che per l’occasione sarà accompagnato e presentato dal suo distributore italiano Andrea Romeo della I Wonder Pictures. Nel pomeriggio alle 14.30 sarà la volta invece de "
Il racconto dei racconti - Tale of Tales" fresco vincitore di ben sette premi ai David 2016 incluso quello come miglior regia, film co-scritto, co-prodotto e diretto da Matteo Garrone che lo presenterà e risponderà alle domande del pubblico a fine proiezione.
La seconda giornata – martedì 10 maggio – dedicata al tema dei migranti. si apre con il vincitore dell’ultimo festival internazionale del cinema di Berlino, "
Fuocoammare" di Gianfranco Rosi. A presentare il film e dialogare con il pubblico ci sarà il giornalista e autore della trasmissione televisiva RAI Doc3, Lorenzo Hendel. A seguire nel pomeriggio, i lavori di due giovani e talentuosi autori: Irene Dionisio con il pluripremiato "
Sponde. Nel Sicuro Sole Del Nord", storia dell'amicizia e della profonda relazione che nasce tra lo scultore e postino tunisino Mohsen e il becchino in pensione di Lampedusa Vincenzo; e Stefano Etter con
The Lives of Mecca, documentario vincitore del Piemonte Movie gLocal Film Festival 2016, che racconta la realtà quotidiana de La Mecca, il più grande complesso di American Handball di New York, a Coney Island. Entrambi i registi saranno presenti per l’incontro con il pubblico.
La mattina di mercoledì 11 maggio, la Dozza apre le porte a una leggenda del calcio internazionale con la proiezione di "
Zanetti Story", l’incredibile documentario di Simone Scafidi e Carlo A. Sigon, che racconta l’appassionante storia del capitano nerazzurro più amato. A presentarlo al pubblico oltre ai due registi, lo stesso Javier Zanetti e lo scrittore Rudi Ghedini, co-autore della sceneggiatura. Segue nel pomeriggio, "
Se Dio vuole", esordio da regista di Edoardo Falcone, già co-sceneggiatore delle commedie Nessuno mi può giudicare, Stai lontana da me e Ti ricordi di me?, qui alle prese con un film che prova a misurarsi con leggerezza e profondità con il tema del divino. Falcone parteciperà alla proiezione e all’incontro col pubblico.
Giovedì 12 maggio, alle 9.30 sarà proiettato "
Revelstoke – Un bacio nel vento "di Nicola Moruzzi, progetto finalista al Premio Solinas nel 2013 e finanziato anche con una campagna di crowdfunding su Indiegogo con cui ha raccolto 31,000 dollari (circa 23mila euro). Il documentario è il personale viaggio in Canada del regista, che sarà presente alla proiezione, sulle tracce del bisnonno Angelo Conte, emigrato veneto che come molti italiani lasciò il Paese in cerca di una vita migliore. A seguire nel pomeriggio, quello che può essere considerato il fenomeno cinematografico della stagione, "
Lo chiamavano Jeeg Robot" di Gabriele Mainetti, che si è appena aggiudicato sette riconoscimenti compreso il miglior esordio, i due attori protagonisti, Claudio Santamaria e Ilenia Pastorelli, il miglior non protagonista, il "villain" Luca Marinelli e la migliore non protagonista, Antonia Truppo, ai David 2016. Saranno presenti alla proiezione il regista, i due sceneggiatori, Nicola Guaglianone e Roberto Menotti e il musicista Carlo Amato (Têtes de Bois).
Grande attesa anche per gli ultimi due titoli in programma venerdì 13 maggio. Alle 9.30. sarà presentato dallo stesso regista, "
Mia madre fa l’attrice" di Mario Balsamo, un personale film/ritratto sulla madre Silvana Stefanini, attrice di una manciata di film negli anni '50 tra cui La barriera della legge di Piero Costa. Segue, alle 14.30, Daniele Lucchetti con la sua ultima fatica, "
Chiamatemi Francesco", primo film su un Papa che sia mai stato girato nel corso del suo Pontificato. E con il racconto del percorso che ha portato Jorge Bergoglio, figlio di una famiglia di immigrati italiani a Buenos Aires, alla guida della Chiesa Cattolica, si chiude il concorso della prima edizione di
Cinevasioni.
L’ultima giornata del festival - sabato 14 maggio – sarà dedicata all’annuncio e premiazione del film vincitore. Precede la premiazione, la proiezione fuori concorso di "
Non essere cattivo" del regista Claudio Caligari – presentato postumo alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del 2015 e vincitore del David di Donatello 2016 per il Miglior Fonico in Presa Diretta. Il film sarà introdotto dal critico e giornalista cinematografico Roy Menarini.
Cinevasioni è lo sviluppo culturale e didattico di CiakinCarcere il percorso formativo che la D.E-R sta tenendo all’interno della Dozza dalla metà del mese di ottobre 2015 con un gruppo di venti detenuti.
Organizzato da D.E-R Associazione Documentaristi Emilia-Romagna in collaborazione con la casa circondariale della Dozza di Bologna, il corso si struttura in due moduli: una prima parte, già conclusa, intesa a fornire le conoscenze di base dell’analisi del film in rapporto anche al contesto storico del cinema, privilegiando un punto di vista più strettamente tecnico (inquadratura, montaggio, sceneggiatura, fotografia); una seconda parte, in corso, dal taglio più laboratoriale, che vede invece i detenuti alle prese con la realizzazione del manifesto e della sigla oltre che con tutta l’organizzazione del
Festival Cinevasioni.
Il progetto
CiakinCarcere che ha coinvolto come docenti alcuni dei migliori professionisti del settore, ha visto, fino ad oggi, una partecipazione e un interesse da parte dei detenuti superiori ad ogni aspettativa, consentendo di porre le basi per la costruzione di un’opportunità non solo formativa ma anche intesa come mezzo per ricominciare a immaginare un percorso nuovo, fuori dal carcere.
05/05/2016, 16:40