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Laura Morante si racconta al pubblico del Lucania Film Festival


Laura Morante si racconta al pubblico del Lucania Film Festival
“Il mio percorso professionale è iniziato con Carmelo Bene, quando ero una ballerina prestata al teatro. Lui era fissato con la grazia e l'eleganza sulla scena, ed io me le sono portate dietro. Non bisogna perderle neanche per far ridere”. E' l'incipit del racconto che Laura Morante, guest star del Lucania Film Festival, ha regalato al numeroso pubblico che nella serata di giovedì 11 agosto ha affollato la Sala Cimino del Centro Tilt di Marconia, dove è in corso la XVII edizione della kermesse.

In una lunga chiacchierata, l'attrice non ha risparmiato aneddoti sulla sua famiglia e sui grandi con cui ha collaborato, con brevi incursioni anche fuori dal mondo del cinema, tra le pagine del suo scrittore preferito (Sallinger), sulle tele dei pittori impressionisti e nella musica delle due voci femminili che più ama (Graziella Sciutti e Gundula Janovitz). Lo stesso film 'Assolo', da lei diretto recentemente, è stato concepito – ha spiegato - come una partitura musicale, che parte con un movimento Allegro, prosegue con un Andante e finisce in Adagio. “Non propriamente una commedia – precisa – ma sicuramente un film in cui c'è molto umorismo. A me non piacciono le commedie brillanti ma quelle in cui i protagonisti sono drammatici”.

Sul suo ruolo da regista, Laura Morante ha raccontato di essersi messa dietro la macchina da presa per puro caso e che prima di 'Ciliegine' (2012) non aveva mai pensato di farlo: “Mi pesa assumermi troppe responsabilità, per questo mi terrorizzava l'idea di stare alla regia, ma poi mi sono resa conto che mi piaceva dirigere gli attori e con loro sul set ho sempre avuto un buon feeling”.

Lo stesso non si può dire del suo rapporto con Nanni Moretti, che l'ha diretta, tra l'altro, in 'La stanza del figlio' (2001), film pluripremiato grazie al quale Laura Morante ha vinto il David di Donatello come miglior attrice protagonista. “Con Nanni – confessa l'attrice - c'è un rapporto di amore-odio. A lui piace dominare come persona, ma sul set è molto democratico, anche se una volta mi ha fatto ripetere una scena per 50 volte, salvo poi montare la prima”.

Anche della zia, la scrittrice Elsa Morante, Laura ha dipinto il ritratto di una donna autorevole e dominante, un'intellettuale molto sensibile ma dal carattere terribile. Ottimo, invece, il rapporto con il suo ex marito Daniele Costantini, con cui lavora ed è impegnata nella scrittura di un nuovo film.

Spazio ai ricordi anche nelle parole della sceneggiatrice Silvia Scola, figlia del grande maestro Ettore, che ha raggiunto i luoghi del festival per il terzo anno consecutivo. Intervenuta nell'ultima parte del talk, Silvia Scola, nata nell'anno del film “Il sorpasso” sceneggiato anche dal padre, ha raccontato di quanto odiasse i set, e di come abbia maturato il desiderio di scrivere per il cinema. “I set mi sembravano un delirio, ma mi piaceva quando mio padre ci faceva leggere, fin da piccoli, le sue sceneggiature, chiedendoci un parere perché secondo lui bisognava sorvegliare tutti i punti di vista”.

Per entrambe le artiste, le sceneggiature beneficiano della diversità, per questo sia Laura che Silvia lavorano a più mani. Entrambe adorano Marcello Mastroianni, “un attore semplice e umile che mio padre – confessa Silvia – si divertiva ad imbruttire. Lui aveva una grazia che derivava dall'inconsapevolezza. Mastroianni, infatti, si odiava e questo era un ottimo antidoto all'auto-compiacimento”.

Al contrario, attori come Johnny Depp o Cate Blanchett “sembra che si guardino nello specchio quando recitano - osserva Laura – ed io credo siano sopravvalutati, mentre Leonardo Di Caprio è penalizzato dalla sua bellezza. Secondo me è molto bravo, anche se è stato finalmente premiato con l'Oscar per la sua interpretazione peggiore”.

La lectio magistralis di Laura Morante si è conclusa con un lungo applauso del pubblico, per un'ideale abbraccio ad un'attrice di spessore che ha lasciato la sua traccia nel lungo cammino del festival, con interessanti spunti di riflessione, sorrisi e racconti autentici.

12/08/2016, 15:25