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VENEZIA 74 - Thomas Trabacchi, chitarrista per Nico


Unico attore italiano, con Francesco Colella, interpreta un chitarrista che si unisce alla band di Nico per le ultime tappe di un tour particolare


VENEZIA 74 - Thomas Trabacchi, chitarrista per Nico
Thomas Trabacchi, è Domenico in "Nico, 1988"
Thomas Trabacchi è Domenico, chitarrista italiano del film di Susanna Nicchiarelli che si unisce alla tournée della cantante Nico, voce dei Velvet Underground, nel 1988. Un chitarrista di serie B che parte con la band per sostituire un elemento pericolosamente vittima dell’eroina.
Un'interpretazione riuscita per un personaggio come ce n'erano parecchi all'epoca nella provincia italiana, al tramonto della fantastica stagione del rock.

Thomas hai incontrato il personaggio reale che interpreti?

"No, non l’ho incontrato per un fatto temporale ma Susanna mi ha dato dei link in cui c'era Domenico in più qualche contributo su Youtube ma che ho visto più per curiosità che per ispirarmi al personaggio vero, perché c’è una grande distanza voluta proprio dalla regista che non è interessata all’imitazione della realtà. Ma anche per un discorso sulla recitazione che deve essere un buon compromesso fra quando dice Diderot ne Il Compromesso dell’Attore e la tecnica stanislawskiana".

Da interprete italiano del film come hai affrontato dunque personaggio e set.

"Essendo italiani siamo molto legati alla commedia dell’arte che non è immedesimazione totale. Io ho avuto un maestro, Vittorio Gassman che prendeva in giro gli americani che se dovevano fare un camionista prendevano la patente e si mettevano tre mesi sul camion… anche se credo che fare il lavoro di immedesimazione sia molto interessante. In questo caso con Domenico, già dalla scelta di Susanna di affidare il ruolo a me, era proprio per distanziarsi da lui e spero che non si offenda ma che ci si possa riconoscere".

Qual è la cosa più interessante di Domenico?

"La cosa più bella è il mio rapporto con Nico. Una relazione autentica e io sono molto affezionato alla battuta di Domenico ad Anzio, quando lui non capendo nulla dell’inglese stretto che parlano quelli della band, dice “Io sono un tuo fan, soprattutto della tua produzione da solista". E questo lo mette in una condizione di agio ma anche si avvicina al percorso della cantante che si libera della zavorra passato e del futile, legato anche alla sua avvenenza, quando era un’icona di Andy Warhol, per trovare se stessa con autenticità, nella sconfitta anche se vogliamo.

30/08/2017, 13:27

Stefano Amadio